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martedì 26 marzo 2024

Pablo Neruda

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                           27 marzo 2024

Marilyn Monroe

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                        27 marzo 2024

Donna

 

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  27 marzo 2024

Dio

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27 marzo 2024

Cora Corallina

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                          27 marzo 2024

Fabrizio Caramagna

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                       27 marzo 2024

Heart Hamal

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Le cose più belle della vita sono gratis: i sorrisi, gli abbracci, il bacio, l'amore, le risate, gli amici, la famiglia... i bei ricordi

 

26 marzo 2015

lunedì 25 marzo 2024

Persone

                

                           26 marzo 2024

Donna

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26 marzo 2024

Vincere

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                           26 marzo 2024

Walt Disney

                 Walt Disney, le frasi e gli aforismi celebri del papà di Topolino    

Credi nei tuoi sogni non importa quanto possano sembrare impossibili.

26 marzo 2024

Cuore

   frasi-bibbia-cuore 

                         26 marzo 2024

Occhi

   frasi-bibbia-saggio-stolto-cammina-buio 

                            26 marzo 2024

Pane

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                          26 marzo 2024

Amore

      frasi-bibbia-sera-vita 

                                26 marzo 2024

Los Angels

Frasi su Los Angeles

Excusez moi monsieur le train pour un monde meilleur

                                   FB_IMG_1447827512062  

Mi scusi signore il treno per un mondo migliore ?

 

25 marzo 2024

Gianni Minà

     
 

Che cosa c’è da dire ancora sulla vita di Gianni Minà, oggi 84 anni, che non sia stato magistralmente riassunto nella battuta di Fiorello «Eravamo io, Bob De Niro, Fidel Castro e Gabo Márquez»? Ben poco. O forse no. Perché giornalisti come Minà hanno il dono di trasformare ogni racconto in una piccola epica del quotidiano, illuminando ogni volta un particolare decisivo, come sapevano fare gli impressionisti. Suoi sono programmi storici come Blitz o Alta Classe, suoi documentari su personaggi come Che Guevara, Muhammad Ali, Fidel Castro. Certo, quella foto memorabile che la ritrae assieme a Sergio Leone, Robert De Niro, Muhammad Ali e Gabriel García Márquez sta lì a dimostrare una vita-carosello di incontri straordinari.
Può dirsi felice a questo punto della sua carriera? E che cosa vuol dire per lei la felicità?
«C’è un uso improprio, anzi un abuso della parola “felicità”. Implica uno stato di grazia che quasi mai si raggiunge. Possono esserci degli attimi, la nascita di una figlia, lo scoop inarrivabile, lo sconcerto di pensare “è successo proprio a me”. Ma se uno si sofferma troppo sulla propria felicità perde di vista gli altri, il mondo. La nostra identità si esprime attraverso di loro, in un rapporto virtuoso. Invece da troppi decenni ci hanno voluto inculcare la balla che la felicità si raggiungere consumando tutto. Se guardo indietro posso dirmi soddisfatto della mia carriera. Ma non l’ho mai considerata “carriera”. È stata, lo è tutt’ora, parte importante della mia vita, un atteggiamento interiorizzato da quando sono un adolescente, sempre alla ricerca di persone da conoscere, da ascoltare, sempre alla ricerca di fatti cui valga la pena raccontare

 

25 marzo 2024

preso Corriere della Sera

domenica 24 marzo 2024

Gesù

                         
 

                           25 marzo 2024

Mina

           Mina (cantante) - Wikipedia

Cinque minuti francesi sono dieci minuti più corti di cinque minuti spagnoli, ma leggermente più lunghi di cinque minuti inglesi che sono usualmente dieci minuti

25 marzo 2024

Mina

 Mina

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Mina, pseudonimo di Mina Mazzini (Busto Arsizio, 25 marzo 1940), è considerata la più grande cantante italiana di tutti i tempi. La sua voce è ritenuta una delle più belle al mondo.

Nel 1978 Mina ha lasciato le scene, ritirandosi a vita privata e scegliendo di non apparire più in pubblico.

Durante la sua carriera, iniziata alla fine degli anni cinquanta, Mina ha interpretato più di 1500 brani e venduto oltre 150 milioni di dischi fra album e singoli, ottenendo numerosi ricevendo premi e riconoscimenti anche internazionali

25 marzo 2024


Mina

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Auguri Mina

25 marzo 2024

Mina

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Tanti Auguri Mina

preso Corriere della Sera

25marzo 2024

Gesù

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25 marzo 2024

Gesù

                             



25 marzo 2024

Gesù

     Annunciazione del Signore: perché si festeggia il 25 marzo

Il 25 marzo si celebra l’Annunciazione del Signore, una festa dedicata a Gesù, ma in ugual misura a Sua madre Maria, a Lui legata indissolubilmente. Scopriamo perché.

Poche festività cristiane possono vantare l’importanza religiosa dell’Annunciazione del Signore. Essa si pone infatti al centro della storia della salvezza, in quanto rappresenta l’inizio dei tempi nuovi, della nuova alleanza tra Dio e l’uomo. È con l’Annunciazione che si mette in moto quel piano divino che culminerà con la nascita di Gesù, e soprattutto con la sua morte e resurrezione.

Ma di cosa si tratta?

Col termine “Annunciazione” si descrive l’incontro tra Maria e l’arcangelo Gabriele nel piccolo borgo di Nazareth. Un incontro destinato a cambiare completamente le sorti dell’umanità, in quanto fu in quell’occasione che l’Arcangelo, messaggero di Dio, annunciò appunto alla fanciulla l’imminente nascita del Messia.

È del mistero dell’Incarnazione del Verbo che stiamo parlando, ovvero la credenza che Gesù Cristo si sia incarnato nel grembo di Maria Vergine. Per questo l’Annunciazione del Signore era chiamata anticamente festa della Divina Incarnazione. Un concetto imprescindibile per i cristiani, che tuttavia generò molti disaccordi nell’antichità. Alla fine, dopo le proposte e le dissertazioni riguardo l’Incarnazione e la natura di Gesù che vennero discusse nel Primo Concilio di Nicea nel 325, nel Concilio di Efeso nel 431 e nel Concilio di Calcedonia nel 451, venne dichiarato che Gesù era sia pienamente Dio, e come tale incarnazione della seconda persona della Santissima Trinità, generato e non creato dal Padre, sia pienamente uomo, nato da Maria Vergine, fattosi carne. Tutto ciò che divergeva da questo pensiero venne definito eresia.

La Festa dell’Annunciazione del Signore viene celebrata il 25 marzo per una serie di motivi. Antiche teorie già dibattute nel VI e VII secolo sostenevano infatti che in concomitanza con l’equinozio di primavera, che cade intorno a questa data, avessero avuto luogo sia l’Incarnazione del Verbo, sia la creazione del mondo. Molto più semplicemente, se calcoliamo il 25 dicembre come data di nascita di Gesù, ci basta andare indietro di 9 mesi per individuare la data indicativa del suo miracoloso concepimento.

Un aspetto fondamentale che dobbiamo considerare parlando dell’Annunciazione del Signore è la sua duplice natura di festa dedicata a Gesù, ma anche di festa mariana. L’Annunciazione rappresenta forse il più alto e importante momento di incontro tra l’umano e il divino, e per questo entrambi i protagonisti hanno uguale valore. Maria simboleggia l’attesa di Israele che trova finalmente compimento nell’arrivo del Salvatore. La sua accettazione del destino voluto per lei da Dio, l’obbedienza con cui si affida alla Sua volontà, e soprattutto l’immenso amore che la contraddistingue da questo momento in poi, sono indissolubilmente legati all’opera salvifica di Suo Figlio. In Maria la Salvezza è già una realtà, nell’istante stesso in cui la sua promessa viene pronunciata: “Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine.” (Luca 1, 31-33). Ecco come secondo Luca l’angelo annuncia a Maria la venuta di Cristo Re, Re di Israele, Re dei re, Re della Terra, Re delle nazioni, come scritto nelle antiche profezie in merito al Messia atteso dagli Ebrei.

Annunciazione del Signore, dunque, ma anche Annunciazione della Beata Vergine Maria, com’era conosciuta la festa in passato

25 marzo 2024

Denzel Washington

                  

                             24 marzo 2024

Denzel Washington

              

                              24 marzo 2024

Pace

            

                            24 marzo 2024

Pace

               

                            24 marzo 2024

Pace

 
      

                            24 marzo 2024

Pace

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                             24 marzo 2024

Domenica delle Palme

     (AFP PHOTO / ALBERTO PIZZOLI)

La Domenica delle Palme, chiamata anche Domenica della Passione del Signore, è una festa della tradizione cattolica .Secondo il calendario liturgico cattolico, è la domenica che segna l’inizio della Settimana Santa – gli ultimi giorni della vita di Gesù Cristo – e precede la domenica di Pasqua. È osservata dai cattolici, dagli ortodossi e dai protestanti, e cade durante la Quaresima, che termina giovedì, primo giorno del cosiddetto “Triduo Pasquale”. Il Triduo è quel periodo che cade tra la fine della Quaresima – i 44 giorni che iniziano con il mercoledì delle ceneri – e il Tempo pasquale, che va dalla domenica di Pasqua al giorno di Pentecoste, cinquanta giorni più tardi, e celebra la discesa dello Spirito Santo e la conseguente nascita della Chiesa.

Cosa c’entrano le palme?

La Domenica delle Palme ricorda l’ingresso a Gerusalemme di Gesù, che – come raccontato nel Vangelo secondo Giovanni – fu accolto da una folla festante, che lo salutò agitando rami di palma.

Il giorno seguente, la gran folla che era venuta per la festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme, prese dei rami di palme e uscì incontro a lui gridando: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d’Israele!» Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come sta scritto: «Non temere, figlia di Sion! Ecco, il tuo re viene, seduto sopra un puledro d’asina.» [Vangelo secondo Giovanni, 12, 12 – 15]

Come viene celebrata la Domenica delle Palme?

Ogni anno, nella domenica prima di Pasqua, i sacerdoti benedicono i rami di ulivo o di palma portati dai fedeli all’esterno delle chiese. Dopodiché una piccola processione porta le palme all’interno della chiesa per la celebrazione della messa, che comprende la lettura della Passione di Gesù. I rametti di ulivo e di palma benedetti vengono poi distribuiti ai fedeli, che li portano a casa per tenerli come simbolo di pace e per passarli ad amici e parenti.

L’evangelista Giovanni parla espressamente di rami di palma, ritenuti un simbolo di trionfo, e non di rami di ulivo. Secondo storici ed esperti di religione, in Italia i rami di ulivo sarebbero stati introdotti nella tradizione popolare a causa della scarsità di palme in diverse aree del paese. Nell’Europa del nord si utilizzano fiori e foglie intrecciate

24 marzo 2024

Gesù

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                              24 marzo 2024

Domenica delle Palme

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Oggi è un giorno di festa ma diverso dagli altri anni ...
la Domenica delle Palme 🌿🕊🌿scambiamoci come segno di pace un ramo d'ulivo benedetto con la speranza che nelle nostre case ritorni Pace Serenità e Gioia e che questo periodo difficile finisca al più presto 🌈
Buona domenica delle palme a tutti voi

— con Jorge Patru Gherghin

 

24 marzo 2024

Domenica delle Palme

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                               24 marzo 2024

Domenica delle Palme

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                                                            24 marzo 2024

sabato 23 marzo 2024

Donna

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                      3 marzo 2024


Maestri

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                          23 marzo 2024

Persone

                           Nessuna descrizione della foto disponibile.             23 marzo 2024

Ramtha

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29 marzo 2024



Oscar Wilde

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23 marzo 2024


Jean Piaget

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                             23 marzo 2024

Proverbio Turco

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                              4 aprile 2024 

 

Ken Follet

     Fidarsi di qualcuno è come tenere dell'acqua nelle mani chiuse a coppa: è facile perderla irrimediabilmente.

[Tratta da                   
 

                             23 marzo 2024


Alda Merini

           फ़ोटो के बारे में कोई जानकारी नहीं दी गई है.                         


23 marzo 2024