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mercoledì 18 dicembre 2024

Festoso Struffoli

                          Struffoli 

La tradizione napoletana vanta tante preparazioni tra cui spiccano quelle dolci come i mostaccioli, i biscotti all'amarena, le sfogliatelle e... gli immancabili struffoli, i dolci più caratteristici del periodo di Natale.
Per chi ancora non avesse mai sentito parlare degli struffoli, basti dire che sono delle piccole palline di pasta dolce, fritte e poi immerse nel miele e decorate con confettini colorati e frutta candita. 
Per quanto riguarda le origini degli struffoli, dobbiamo tornare indietro fino all’età degli antichi Greci che pare li abbiano esportati nel Golfo di Napoli al tempo di Partenope. Ed è proprio dal greco che secondo molti deriverebbe anche il nome “struffoli”: più precisamente dalla parola “strongoulos”, ovvero “dalla forma arrotondata”. Altre teorie sostengono che la parola struffolo deriverebbe da "strofinare", il gesto che compie chi lavora la pasta, per arrotolarla a cilindro prima di tagliarla a tocchetti. Altri ancora, pensano che lo struffolo si chiami così perché “strofina” il palato, ovvero lo solletica con il suo dolce sapore.
Nonostante sia una preparazione molto conosciuta ed apprezzata, gli struffoli hanno una larga diffusione solo nell’Italia meridionale dove ne esistono diverse versioni, tutte più o meno simili alla ricetta originale ma con nomi diversi: in Calabria “cicirata”, in Umbria ed Abruzzo “cicerchiata” e a Palermo “strufoli”. Oggi vogliamo mostrarvi quanto è facile prepararli con la ricetta dello storico caffè Gambrinus, di Napoli

preso Giallo Zafferano 

 

18 dicembre 2024

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