Dal lontano VIII secolo, il termine Easter viene
usato dagli anglosassoni per indicare la resurrezione dalla morte di
Gesù Cristo che avviene, nella prima domenica dopo il primo plenilunio
dell’equinozio di primavera. In realtà ben prima, la parola anglosassone
Easter, per centinaia di anni era associata ai culti politeisti dei Celti e dei Sassoni.
La parola, Easterdaeg, infatti, era diffusa già prima del 900 d.C. e derivava dal nome della dea pagana anglosassone Eostre,
adorata e venerata quale dea della primavera, della rinascita,
protettrice della fertilità e della nuova vita. In suo onore venivano
accesi enormi falò e secondo un’antica credenza popolare, quando il sole
sorgeva, all’alba del giorno di Pasqua, la dea Easter faceva tre balzi e
iniziava a danzare armoniosamente con la sua corte, ruotando attorno al
Sole.
Questa superstizione è ancora viva tra i contadini e
i pastori di molte zone come Castleton, in Derbyshire, i quali si
alzano presto al mattino della Domenica di Pasqua, scalano una collina
sulla quale è costruito un castello, per vedere il sorgere del sole.
8 aprile 2023