6 marzo 2024
Cari fratelli e sorelle, ancora sono raffreddato e non posso leggere bene la catchesi, la leggerà un aiutante mio".
Così il Papa si rivolge ai 6mila fedeli riuniti questa mattina in piazza San Pietro. La catechesi è sull'ultimo dei vizi, "la superbia". Francesco appare comunque in buona forma, prima di prendere posto ha fatto un paio di giri nella piazza a bordo della jeep bianca scoperta insieme ad alcuni bambini.
Nella catechesi, letta da un collaboratore, il pontefice ha sottolineato che "la salvezza passa per l'umiltà, vero rimedio ad ogni atto di superbia", "dunque, cari fratelli e sorelle, approfittiamo di questa Quaresima per lottare contro la nostra superbia".
"La superbia - afferma la catechesi - è autoesaltazione, presunzione, vanità, il superbo è uno che pensa di essere molto più di quanto sia in realtà; uno che freme per essere riconosciuto più grande degli altri, vuole sempre veder riconosciuti i propri meriti e disprezza gli altri ritenendoli inferiori".
"Se la vanagloria è una malattia dell'io umano - prosegue - essa è ancora una malattia infantile se paragonata allo scempio di cui è capace la superbia", "di tutti i vizi, la superbia è gran regina". "In realtà, dentro questo male si nasconde il peccato radicale, l'assurda pretesa di essere come Dio", ammonisce ancora la catechesi, la superbia "rovina i rapporti umani, avvelena quel sentimento di fraternità che dovrebbe invece accomunare gli uomini. E' un male con un evidente aspetto fisico: il superbo è altero, ha una "dura cervice", cioè, ha un collo rigido, che non si piega. È un uomo facile al giudizio sprezzante: per un niente emette sentenze irrevocabili nei confronti degli altri, che gli paiono irrimediabilmente inetti e incapaci. Nella sua supponenza, si dimentica che Gesù nei Vangeli ci ha assegnato pochissimi precetti morali, ma su uno di essi si è dimostrato intransigente: non giudicare mai".
"Ti accorgi di avere a che fare con un orgoglioso - conclude - quando, muovendo a lui una piccola critica costruttiva, o un'osservazione del tutto innocua, egli reagisce in maniera esagerata, come se qualcuno avesse leso la sua maestà: va su tutte le furie, urla, interrompe i rapporti con gli altri in modo risentito".
preso Ansa
6 marzo 2024
Così il Papa si rivolge ai 6mila fedeli riuniti questa mattina in piazza San Pietro. La catechesi è sull'ultimo dei vizi, "la superbia". Francesco appare comunque in buona forma, prima di prendere posto ha fatto un paio di giri nella piazza a bordo della jeep bianca scoperta insieme ad alcuni bambini.
Nella catechesi, letta da un collaboratore, il pontefice ha sottolineato che "la salvezza passa per l'umiltà, vero rimedio ad ogni atto di superbia", "dunque, cari fratelli e sorelle, approfittiamo di questa Quaresima per lottare contro la nostra superbia".
"La superbia - afferma la catechesi - è autoesaltazione, presunzione, vanità, il superbo è uno che pensa di essere molto più di quanto sia in realtà; uno che freme per essere riconosciuto più grande degli altri, vuole sempre veder riconosciuti i propri meriti e disprezza gli altri ritenendoli inferiori".
"Se la vanagloria è una malattia dell'io umano - prosegue - essa è ancora una malattia infantile se paragonata allo scempio di cui è capace la superbia", "di tutti i vizi, la superbia è gran regina". "In realtà, dentro questo male si nasconde il peccato radicale, l'assurda pretesa di essere come Dio", ammonisce ancora la catechesi, la superbia "rovina i rapporti umani, avvelena quel sentimento di fraternità che dovrebbe invece accomunare gli uomini. E' un male con un evidente aspetto fisico: il superbo è altero, ha una "dura cervice", cioè, ha un collo rigido, che non si piega. È un uomo facile al giudizio sprezzante: per un niente emette sentenze irrevocabili nei confronti degli altri, che gli paiono irrimediabilmente inetti e incapaci. Nella sua supponenza, si dimentica che Gesù nei Vangeli ci ha assegnato pochissimi precetti morali, ma su uno di essi si è dimostrato intransigente: non giudicare mai".
"Ti accorgi di avere a che fare con un orgoglioso - conclude - quando, muovendo a lui una piccola critica costruttiva, o un'osservazione del tutto innocua, egli reagisce in maniera esagerata, come se qualcuno avesse leso la sua maestà: va su tutte le furie, urla, interrompe i rapporti con gli altri in modo risentito".
preso Ansa
5 marzo 2024
I due sono indagati per omicidio in concorso, porto e detenzione di arma da fuoco, a loro è contestata anche l’aggravante mafiosa.
Entrambi sono pregiudicati, il 39enne era già in carcere per altra causa.Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il 39enne avrebbe fornito le armi al gruppo che materialmente eseguì l’omicidio, mentre il secondo avrebbe partecipato all’esecuzione di Dambrosio e avrebbe poi provveduto a distruggere le armi e la macchina utilizzata per l’agguato.
Bartolomeo Dambrosio era considerato il capo dell’omonimo clan di Altamura: il suo omicidio maturò nel contesto della faida tra il suo clan e quello Loiudice per il controllo delle attività illecite sulla città. Per questa faida tre persone sono già state condannate in via definitiva.
Le misure cautelari in carcere, eseguite dai carabinieri, sono state emesse dal gip di Bari su richiesta della direzione distrettuale antimafia
preso Stato quotidiano
6 marzo 2024
Perchè la mimosa è il fiore dell’8 marzo?. Il mito è legato al fatto storico vero, quando l’8 marzo del 1908, 129 operaie di un’industria di New York rimasero uccise in un incendio, mentre protestavano per le condizioni di lavoro indegne a cui erano sottoposte e, secondo alcuni, nei pressi della fabbrica bruciata nel 1908 cresceva proprio un albero di mimosa.
E’ indubbiamente bello da vedersi sembra fragile, ma in realtà è molto forte. Una donna può soffrire, ma si rialza sempre, ha una forza interiore innata”
6 marzo 2024
preso da Wikipedia
Perchè la mimosa è il fiore dell’8 marzo?. Il mito è legato al fatto storico vero, quando l’8 marzo del 1908, 129 operaie di un’industria di New York rimasero uccise in un incendio, mentre protestavano per le condizioni di lavoro indegne a cui erano sottoposte e, secondo alcuni, nei pressi della fabbrica bruciata nel 1908 cresceva proprio un albero di mimosa.
E’ indubbiamente bello da vedersi sembra fragile, ma in realtà è molto forte. Una donna può soffrire, ma si rialza sempre, ha una forza interiore innata”.
(from wikipedia)
6 marzo 2024
Te
giudicheranno sempre... sia se te comporti bene, sia se te comporti
male... quindi fregatene, e vivi come te pare, ma soprattutto... non dà
retta a nessuno.
6 marzo 2024