10 novembre 2022
Non c’è da stupirsi che non c’è nulla di più magico della sorpresa di essere amati: è il dito di Dio sulla spalla dell’uomo.
7 novembre 2022
“Il Natale agita una bacchetta magica sopra il mondo, e per questo tutto è più morbido e più bello.”
5 novembre 2022
La voglia di accoccolarsi accanto al fuoco, o sul divano sotto una coperta con un buon tè caldo ad addolcire il cuore. La ricerca di un abbraccio più lungo mentre fuori nevica, le luci che alterano il loro ritmo e i tanti colori, il presepe e l’albero di Natale, i doni da incartare e quelli ancora da comprare, la musica per le vie della città, sciarpa-guanto-cappello e monumenti da scoprire sotto un cielo freddo e assurdo per la sua bellezza, per la sua immensità, per la sua gelida meraviglia. Un cuore caldo caldo, così caldo da sciogliere odio, invidie, malumori e indifferenza. E’ così, tutto questo è la sensazione del respirare l’aria di Natale.
5 novembre 2022
Quante volte avete sentito chiamare New York come la “Grande Mela”, The Big Apple? È un nome piuttosto curioso.
Se vogliamo andare a ricercare le origini più antiche, il primo ad avvicinare New York a questa simbologia è Edward S. Martin. Nel suo libro The Wayfarer in New York del 1909, lo stato di New York è paragonato a un melo, con le radici nella valle del Mississippi e il frutto a New York.
Ma il primo a utilizzare effettivamente il termine “Big Apple” fu il redattore sportivo John J. Fitzgerald. Dopo aver sentito chiamare così l’ippodromo di New York da alcuni scommettitori sulle corse dei cavalli, chiamò la sua rubrica “Around the Big Apple”. Siamo agli inizi degli anni ‘20. Grande mela stava a indicare grandi vincite sulle scommesse.
E una grossa mela rossa era proprio il compenso che ricevevano i musicisti jazz degli anni ‘30 suonando nei locali di Harlem e Manhattan. Iniziarono così a soprannominare New York come la “Grande Mela”, capitale di successo della musica jazz nel mondo. Quando un concerto si teneva lontano dalla città usavano invece dire che andavano a suonare sui “rami”.
Anni dopo, nel 1971, il termine fu ripreso dall’allora presidente del turismo, Charles Gillet, durante una campagna di promozione della città. Il paragone a una grossa mela rossa e succosa serviva per dare un’immagine più allettante e invitante a una New York spesso vista come una città violenta e pericolosa. Da allora New York divenne per tutti la Grande Mela.
Nel 1997 il sindaco Giuliani riconosce ufficialmente la paternità del soprannome a John J. Fitzgerald, battezzando “Big Apple Corner” l’angolo tra la Broadway e la 54th strada, dove viveva il cronista sportivo.
5 novembre 2022
Los Angeles è diventata città il 4 aprile 1850 e ad oggi è la seconda città più importante di tutti gli Stati Uniti d'America, seconda solo a New York. Ammirata da chi non ci vive, odiata da chi la abita, la Città degli Angeli è destinata a dividere l'umanità da qui all'eternità. Ambigua, stereotipata, eccessiva: ecco cosa pensa la gente di questa città, eppure il richiamo di Hollywood non demorde
5 novembre 2022