21 agosto 2024
Ciò che nella vita rimane, non sono i doni materiali, ma i ricordi dei momenti che hai vissuto e ti hanno fatto felice. La tua ricchezza non è chiusa in una cassaforte, ma nella tua mente. È nelle emozioni che hai provato dentro la tua anima
21 agosto 2024
Michelle Obama ha incantato la convention democratica con il suo discorso.
Ma a spopolare sul web è anche il suo look: giacca blu scuro senza maniche con cintura e silhouette incrociata e pantaloni abbinati.
Il tutto
accompagnato da orecchini argentati e una elegante acconciatura
a treccia. Il completo personalizzato è del marchio Monse,
fondato dagli ex direttori creativi di Oscar de la Renta Laura
Kim e Fernando Garcia.
Non è la prima volta che Michele ha indossato un outfit di
Kim e Garcia. Lo ha fatto anche in occasione del 90mo compleanno
della regina Elisabetta. A curare il look dell'ex First lady per
la convention è stata la sua stylist Meredith Koop, che lavora
con Michelle Obama dal 2010.
preso ANSA
21 agosto 2024
Parola di chi con il concetto di 'hope' è diventato il primo presidente nero degli Stati Uniti e di chi è diventata la più carismatica First Lady americana, ancora oggi fonte d'ispirazione per milioni di persone: Barack e Michelle Obama. La coppia d'oro dei democratici è tornata nella sua città, Chicago, ed ha infiammato la convention contrapponendo l'America di Harris - ottimista, diversificata, plurale, aperta, compassionevole - contro quella oscura, divisa e intrisa d'odio di Donald Trump. "Yes she can", ha detto Barack dedicando ad Harris il suo iconico slogan, subito adottato dalla folla.
"Siamo pronti per la presidente Kamala Harris. È una persona che ha passato la vita a lottare per le persone che hanno bisogno di una voce", ha sottolineato Obama tra gli applausi. "Non abbiamo bisogno di altri quattro anni di caos", ha poi detto attaccando Trump. "Abbiamo visto quel film e il sequel di solito è peggiore", ha incalzato.
Vent'anni fa a Boston il 42enne senatore Obama salì per la prima volta sul palco di una convention democratica. Un oratore insolito per un evento così importante, "un ragazzino magro con un nome buffo" si era definito all'epoca, ma quella notte stregò i democratici andando ben oltre il compito di presentare il candidato John Kerry. Oggi, parlando di Harris si è detto "pieno di speranza per i ragazzini dal nome buffo", come lui e Kamala.
E di 'hope' ha parlato l'ex First Lady Michelle nel suo discorso acclamato dai delegati della convention quanto se non di più di quello del marito. "Qualcosa di magico sta accadendo non solo in questo stadio ma fuori da qui. La speranza sta tornando", ha detto definendo Harris "la mia ragazza". "E' più che pronta a diventare presidente. E' una delle persone più qualificate ed esperte che hanno corso per la presidenza ed è quella che ha più dignità", ha sottolineato.
Anche Michelle non ha risparmiato attacchi al tycoon. "Chi glielo dice che il lavoro che che vuole adesso è un lavoro da neri", rievocando le frasi razziste dell'ex presidente. E a proposito delle sue insinuazioni secondo cui Kamala Harris e altri democratici "non sono veri americani", tra cui il marito, ha chiarito: "Nessuno ha il monopolio su cosa significhi essere americano, nessuno".
Prima degli Obama sul palco di Chicago era salito il second gentleman Doug Emhoff. "Kamala è una guerriera gioiosa. Sta facendo per il suo Paese quello che ha sempre fatto per le persone che ama. La sua passione andrà a beneficio di tutti noi quando sarà la nostra presidente", ha detto colui che potrebbe diventare il primo first gentleman nella storia americana.
Nel frattempo Kamala e Walz erano a Milwaukee, per un comizio nel forum in cui un mese fa i repubblicani hanno tenuto la loro convention. "Ieri, senza neanche un momento di esitazione, Donald Trump ha riposto no a chi gli chiedeva se avesse dei rimpianti per l'abolizione della Roe v. Wade. Nessun rimpianto. Ci assicureremo che ne paghi le conseguenze a novembre", ha avvertito la candidata democratica che poi, in collegamento con la convention dem, ha ringraziato per la nomination con la 'call roll' celebrativa a suon di musica dei delegati.
Per la campagna sono giornate di grandi successi se si considera non solo il buon andamento della della kermesse (con oltre 20 milioni di telespettatori che l'hanno seguita il primo giorno) ma anche la raccolta di quasi mezzo miliardo di dollari da quando il presidente Joe Biden ha abbandonato la corsa alla Casa Bianca
preso Ansa
21 agosto 2024
Casa di Montalbano,Punta Secca (Ragusa)
Foto di Saverio Scala
In una casa cosi ci si alza sempre felici
21 agosto 2024
20 agosto 2024
Riprendono trasporti interni, per incoraggiare il turismo domestico, ridotti del 50-66% i prezzi delle auto a noleggio. Riprendono le attività commerciali, palestre, hammam, parrucchieri e saloni di bellezza (capacità del 50%). Riaprono i parchi, visitate il: Jardin Majorelle, Le Jardin Secrete e il Palacio De Bahia.
La città italiana particolarmente colpita dalla crisi, combatte la cattiva reputazione, con procedure e mezzi che superano le prescrizioni dell’OMS. Sono tantissime le attività outdoor: passeggiare sui navigli o nel parco del Castello Sforzesco, dal parco Sempione in Corso Garibaldi fino al Bosco Verticale o visitare il quartiere Arcobaleno di via Lincoln.
20 agosto 2024
Lascerò questo mondo senza sentirlo. La vita non ha più nulla da offrirmi, ho visto tutto, ho sperimentato tutto. Ma soprattutto odio l'era attuale, mi fa male. Tutto è falso, tutto è stato sostituito, non c'è rispetto per la parola data, ora tutto ciò che conta sono soldi e ricchezza. So che lascerò questo mondo senza dispiacermi
19 agosto 2024
19 agosto 2024
Una bellezza esagerata, un fascino senza fine, una carriera di altissimo livello. Alain Delon è morto stamattina nella sua casa di Douchy, con accanto i suoi tre figli, Alain Fabien, Anouchka e Anthony.«Alain Fabien, Anouchka e Anthony, insieme al (suo cane) Loubo, sono profondamente addolorati nell'annunciare la morte del loro padre. Si è spento serenamente nella sua casa di Douchy, circondato dai suoi tre figli e dalla sua famiglia.
Culla di storia, arte e folklore, la Città Eterna attrae ogni anno milioni di turisti da tutto il mondo, ed è considerata – a ragione – una delle mete più desiderabili nell’immaginario dei travellers.
19 agosto 2024
Roma unica al mondo
19 agosto 2024
Nel corso della storia diverse città hanno avuto l'appellativo di Città Eterna, per esempio Gerusalemme o Kyoto, ma Roma è la prima e l'unica ad averlo conservato per oltre due millenni.
Il merito è di Albio Tibullo (55 ca.-19-18 a.C.), un poeta latino che oggi pochi conoscono, ma che al tempo era un noto autore di poemi erotici.
Nel secondo libro delle Elegie, immagina un periodo molto remoto e scrive "Romulus Aeternae nondum formaverat Urbis moenia", traducibile in italiano come "Né ancora aveva Romolo innalzato le mura dell'Eterna Urbe".
È questo il primo riferimento alla Città Eterna, o almeno il più antico di cui ci è arrivata traccia. Col tempo in molti hanno riutilizzato l'epiteto, contribuendo alla sua fama.
Nel corso della storia diverse città hanno avuto l'appellativo di Città Eterna, per esempio Gerusalemme o Kyoto, ma Roma è la prima e l'unica ad averlo conservato per oltre due millenni.
Il merito è di Albio Tibullo (55 ca.-19-18 a.C.), un poeta latino che oggi pochi conoscono, ma che al tempo era un noto autore di poemi erotici.
Nel secondo libro delle Elegie, immagina un periodo molto remoto e scrive "Romulus Aeternae nondum formaverat Urbis moenia", traducibile in italiano come "Né ancora aveva Romolo innalzato le mura dell'Eterna Urbe".
È questo il primo riferimento alla Città Eterna, o almeno il più antico di cui ci è arrivata traccia. Col tempo in molti hanno riutilizzato l'epiteto, contribuendo alla sua fama.
Fontana del Nettuno in Piazza del Popolo
19 agosto 2024
19 agosto 2024
Alain Delon è morto ma resteranno per sempre Rocco Parondi del film di Luchino Visconti Rocco e i suoi fratelli, e resterà il principe Tancredi del Il Gattopardo, in quel ballo indimenticabile con Claudia Cardinale. Alan Delon resterà vivo nei suoi personaggi memorabili, nella carriera sfolgorante e inarrestabile.
Alain Delon assiste alla proiezione di “Una vita nascosta” durante la 72esima edizione del Festival di Cannes il 19 maggio 2019 a Cannes.
Nato a Sceaux (Seine) l'8 novembre 1935, all'età di 17 anni, Alain Delon si arruolò nella marina militare francese e nel 1953 venne destinato al corpo di spedizione nel Sud-est asiatico che partecipava alla guerra d'Indocina. Congedato nel 1956, il giovane Alain iniziò a frequentare a Parigi l'ambiente degli intellettuali e il mondo dello spettacolo e a recitare in teatro, finché la sua singolare bellezza e la sua duttilità nell'affrontare ruoli anche modesti vennero notate da alcuni produttori cinematografici.Fu così che per il giallo di René Clément "Delitto in pieno sole" (1960) l'attore, scelto inizialmente per una parte secondaria, ottenne invece quella del protagonista, il subdolo Tom Ripley che uccide un giovane miliardario per assumerne l'identità. Il film ebbe un buon successo e rappresentò per Delon un trampolino di lancio, proponendo per la prima volta quel personaggio controverso a lui estremamente congeniale. Fu però un maestro come Visconti a consentirgli di lasciar affiorare una complessità interpretativa, che lo impose all'attenzione, quando lo diresse magistralmente in "Rocco e i suoi fratelli" (1960), opera in cui lo spirito neorealista si fonde con le cadenze del melodramma. Delon rese perfettamente l'introversa malinconia del giovane protagonista, Rocco Parondi, un figlio del Meridione immigrato a Milano, proletario dall'animo 'viscontianamente' nobile, ma destinato per la sua eccessiva mitezza a risultare un perdente.Il film favorì l'inizio di una carriera italiana dell'attore francese: Michelangelo Antonioni lo volle, infatti, per "L'eclisse" (1962), facendogli interpretare il dinamico e arrivista agente di borsa Piero. Nel 1963 fu ancora Visconti a scritturarlo per "Il Gattopardo", nel ruolo dell'affascinante Tancredi, nipote del principe di Salina, valorizzato dalla lettura chiaroscurale e barocca del romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa elaborata dal regista.Nello stesso periodo Delon fu protagonista in Francia di un 'polar' (il poliziesco alla francese) che si rivelò un grande successo commerciale: "Colpo grosso al Casinò" (1963) di Henry Verneuil, dove recitò per la prima volta con il più popolare attore francese dell'epoca, Jean Gabin, interpretando un giovane impulsivo truffatore. Ai successi della vita professionale per Delon si legarono in maniera inscindibile i clamori di quella privata: una lunga e tormentata storia d'amore con l'attrice Romy Schneider, il discutibile attivismo politico e imprenditoriale, che ebbe un seguito anche giudiziario, il suo coinvolgimento in vari scandali rosa. Le vicende biografiche finirono per rendere ancora più avventurosa e seducente, agli occhi del grande pubblico, l'immagine dell'attore, che divenne, sul finire degli anni Sessanta, emblematica dei personaggi amorali e privi di scrupoli protagonisti di certi polizieschi francesi.
18 agosto 2024
preso la stampa
Si è spento nella sua casa di Douchy, circondato dai tre figli e dal resto della sua famiglia: aveva 88 annil
Alain Delon, la leggenda del cinema francese, è morto all'età di 88 anni domenica 18 agosto 2024, hanno dichiarato all'AFP i suoi tre figli.
«Alain Fabien, Anouchka e Anthony, insieme al (suo cane) Loubo, sono profondamente addolorati nell'annunciare la morte del loro padre. Si è spento serenamente nella sua casa di Douchy, circondato dai tre figli e dalla sua famiglia. (...) La famiglia vi chiede di rispettare la sua privacy in questo momento di lutto estremamente doloroso», è stato scritto in un comunicato congiunto.
Ad aprile era stato posto sotto “tutela rafforzata” per motivi di salute.
Questo il testo: ''Il giorno dopo questa Palma d'Oro onoraria, mi sento di ringraziare tutti coloro che in un modo o nell'altro mi hanno dimostrato il loro affetto, la loro simpatia, e non solo. Affinché il mio viaggio giunga al termine, voglio dirlo: Ho conosciuto tante passioni, tanti amori, tanti successi e fallimenti, tante polemiche, tanti scandali, vicende oscure, tanti ricordi, tanti appuntamenti mancati e incontri estemporanei, tanti alti e bassi che anche quando sono onori diventano poco più che ricordi vani e lontani, c'è solo una cosa che brillerà con la sua costanza e longevità: tu, tu solo, a te che hai fatto quello che sono, e che farai quello che sarò, dovevo dirlo; a te. Grazie, grazie, grazie!''
A Cannes nel 2019 la Palma d'oro d'onore. Durante la cerimonia un'ovazione che durò 10 minuti.
18 agosto 2024
preso Ansa
(di Giorgio Gosetti)
Anche se solo adesso ha deposto la corona Alain Delon, indimenticabile re del cinema francese, se l'era già sfilata nel 2017 con l'annunciato ritiro dalle scene: "Ho l'età che ho - diceva-. Ho fatto la carriera che ho fatto. Ora, voglio chiudere il cerchio. Organizzando incontri di boxe, ho visto uomini che si sono pentiti di aver fatto un combattimento di troppo. Per me, non ce ne sarà uno di troppo".
Ben più del peso degli anni e dell'orrore nel vedere allo specchio la sua leggendaria bellezza sfiorita, a minare la sua voglia di vivere c'era stato un ictus (destino condiviso col suo eterno amico-rivale Jean-Paul Belmondo) e poi la diagnosi di un linfoma lentamente insinuato nei polmoni. Da combattente irriducibile il vecchio leone aveva ancora salito la scalinata di Cannes nel 2019 per una Palma d'onore che risarciva l'unico Prix César ottenuto in carriera. Poi si è piegato definitivamente alla solitudine, una segreta compagna che in più momenti della vita l'aveva accompagnato nel tunnel della depressione.
Alain Delon era nato l'8 novembre 1935 a Sceaux nell'Alta Senna, aveva preso la cittadinanza svizzera negli anni '90, ma da molto si era ritirato nella tenuta di Douchy (sulla Loira) dove ha sepolto i suoi cani (ben 45) e ha preparato la cappella funebre per sé e per le donne e i figli che vorranno ritrovarlo, un'ultima volta.
Dopo una vita turbolenta dentro e fuori dal set, ha provato a tornare in teatro dividendo la scena con l'ex compagna Mireille Darc e la giovane figlia Anouchka, si e' riconciliato con il primogenito Anthony, ha regalato agli amici la maggior parte degli oggetti che scandirono i suoi trionfi, ha venduto la maggior parte delle sue proprietà. E' stato un crepuscolo difficile per l'attore che aveva dominato il cinema europeo per oltre 30 anni; Delon infatti era un'icona, un marchio di successo, un mito degno delle star hollywoodiane.
Figlio del piccolo proprietario di un cinema di provincia e di una farmacista, viene abbandonato dai genitori divorziati ad appena quattro anni. Dato in affidamento, cresce da giovane ribelle, costantemente punito a scuola, insofferente della disciplina e della nuova famiglia della madre in cui non si ritrova. A 17 anni si arruola, prima del tempo, in marina e finisce a Saigon, con una ferma prolungata a cinque anni perché quasi la metà la trascorre in cella di rigore. Finalmente congedato nel 1956, si annida nella Parigi bohemienne di Montmartre facendo mille mestieri e rischiando di imbrancarsi nelle peggiori compagnie.
Lo salvano la passione per una giovane attrice (Brigitte Auber) e l'incontro occasionale con Jean-Claude Brialy che, colpito dalla sua bellezza, lo invita al Festival di Cannes e lo incoraggia a tentare la carriera del cinema. Irrequieto com'è, il giovane mette invece radici a Roma trovando ospitalità dal fotografo Gian Paolo Barbieri, ma rifiuta la proposta del tycoon David O'Selznick che gli offre un contratto in esclusiva a Hollywood. Invece torna a Parigi e accetta la proposta di Yves Allegret che lo sceglie per "Godot" con Edwige Feuillière e lo propone poi a suo fratello Marc per "Fatti bella e taci". E' il 1958 e su quel set il giovane attore incontra Mylène Demongeot (l'eterna rivale di Brigitte Bardot nello star system degli anni '50) e il suo amico ed eterno rivale, Jean-Paul Belmondo. I suoi primi film sono lontani dal successo, ma gli bastano per farsi notare da René Clement che nel 1960 gli offre il ruolo della vita: il giovane Tom Ripley in "Delitto in pieno sole" dal romanzo di Patricia Highsmith. E' un autentica esplosione, un terremoto artistico e commerciale che nella vita di Alain Delon si lega a Romy Schneider, conosciuta due anni prima sul set di "L'amante pura". Insieme i due conquistano in breve tempo Parigi, la Francia, il cinema, la notorietà.
Tornato in Italia, nello stesso 1960, trova la conferma artistica grazie a Luchino Visconti in "Rocco e i suoi fratelli", per poi incontrare Michelangelo Antonioni ("L'eclisse", 1962) e trionfare con "Il Gattopardo" (Palma d'oro a Cannes nel 1963). Nello stesso anno corona il sogno infantile di rivaleggiare con Jean Gabin grazie a Henri Verneuil che lo dirige in "Colpo grosso al casinò" e lo inizia al genere del "polar" (incrocio di noir e poliziesco) che sarà il marchio di fabbrica per tutta la carriera. La lista dei suoi film (e successi) per i vent'anni successivi e' impressionante: basti pensare al sodalizio con Jean-Pierre Melville (da "Frank Costello" a "I senza nome"), alla rivalità spettacolare con Belmondo ("Borsalino"), alla sequela infinita di capolavori di genere diretti da Jacques Deray, tra cui spicca, nel 1969, il nuovo incontro artistico con Romy Schneider (da cui si e' separato nella vita) in "La piscina". Attore poliedrico, dal fisico atletico che esalta in titoli di cappa&spada come "Il tulipano nero" o "Zorro" del nostro Duccio Tessari, lavoratore frenetico (più di 80 film come attore, 30 come produttore, due come regista), Delon conserva però una segreta passione per il cinema d'autore con incursioni memorabili come "La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini (1972), "Mr. Klein" di Joseph Losey (1976), "Un amore di Swann" di Volker Schlondorff (1984), "Nouvelle Vague" di Jean-Luc Godard (1990).
"Mister Klein o Rocco, nel Gattopardo o il Samurai, Alain Delon ha interpretato ruoli leggendari e ha fatto sognare il mondo - ha scritto su X il presidente francese Emmanuel Macron ricordando Alain Delon -. Prestando il suo volto indimenticabile per stravolgere le nostre vite. Malinconico, popolare, segreto, era più che una star: era un monumento francese".
"Il ballo è finito. Tancredi è salito a ballare con le stelle...per sempre tua, Angelica": rivivendo un'ultima volta le storiche scene che li videro indimenticabili protagonisti de "Il Gattopardo", Claudia Cardinale affida all'ANSA le sue ultime parole per Alain Delon. "Mi chiedono parole - dice - ma la tristezza è troppo intensa. Mi unisco al dolore dei suoi figli, dei suoi cari, dei suoi fan... Il ballo è finito. Tancredi è salito a ballare con le stelle... Per sempre tua, Angelica".
18 agosto 2024
preso Ansa
E' morto il leggendario attore francese Alain Delon.
Lo hanno comunicato i suoi figli alla Afp. L'icona del cinema francese ed internazionale aveva 88 anni.
"Alain Fabien, Anouchka, Anthony, oltre che il suo cane Loubo, hanno l'immensa pena di annunciare la dipartita di loro padre - si legge nel comunicato - Si è spento serenamente nella sua casa di Douchy, con accanto i suoi figli e i suoi familiari... La famiglia vi chiede di rispettare la propria intimità in questo momento di lutto estremamente doloroso".
18 agosto 2024
preso ANSA
Riprendono tutti i trasporti, riaprono i parchi acquatici al 50% di capienza con una rigida serie di linee guida. Resta in vigore la distanza sociale di due metri. Riaprono The Lost Chambers Aquarium all'Atlantis The Palm, Dubai Aquarium al Dubai Mall, anche i parchi e il Burj Khalifa di Dubai, l'edificio più alto del mondo.
17 agosto 2024
Notte di luna piena ed eclissi! Guarda quanto è bella a Oia, Santorini, in Grecia
16 agosto 2024