26 dicembre 2024
Quarta isola per dimensione dell’arcipelago, la si può ammirare dal traghetto nella traversata da Palau a La Maddalena.
Isola ricca di storia, forse quella dove le tracce sono meglio conservate, è la prima dove vi fu costruita un’opera di difesa permanente nell’Arcipelago di La Maddalena - la Torre di Villamarina nel 1767.
Oltre alle fortificazioni, una passeggiata da non perdere sull’isola di Santo Stefano è alla Cava di granito di Villamarina, in uso fino alla seconda guerra mondiale, uno tra i paesaggi più affascinanti. Al suo interno si trovano ancora blocchi di pietra semilavorati, tra cui un colossale busto di Costanzo Ciano, il padre di Galeazzo Ciano, commissionato nel 1941 ma mai finito.
Sull’isola sono state scoperte tracce risalenti al Neolitico, provenienti dall’interno di un tafone, proprio come a Spargi. Si tratta di oggetti in ossidiana e porfido, usati probabilmente per la caccia.
Nel 1972 il governo italiano concede agli USA la parte orientale dell’isola di Santo Stefano che ha ospitato una base navale americana, oggi base di appoggio e deposito gestito dalla Marina militare italiana. Nella costa opposta, a ovest, sorge la spiaggia del Pesce, qui la sabbia è bianca e fine, il mare cristallino mostra riflessi azzurri e turchesi, il fondale è basso e sabbioso. Di fronte si staglia lo scoglio Roma, che per i maddalenini è da sempre “𝘐𝘴𝘶𝘭𝘰𝘵𝘵𝘶 𝘥𝘢 𝘱𝘢𝘶𝘳𝘢”, come ci racconta Antonio Conti in 𝑆𝑏𝑖𝑟𝑟𝑖𝑧𝑧𝑒𝑛𝑑𝑖 𝑝𝑒 𝑙'𝑖𝑠𝑢𝑙𝑎. Questo nome è dovuto al fatto che le imbarcazioni possono facilmente trovare scogli e secche affioranti, rischiando così di mettersi in situazioni di pericolo e difficoltà. Ma non solo, l’area dello scoglio coincide con l’inizio del cosiddetto 𝘔𝘦𝘻𝘻𝘰 𝘱𝘢𝘴𝘴𝘰, zona esposta a violenti raffiche del ponente o del maestrale quando c’è burrasca
26 dicembre 2024
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