Translate

lunedì 23 dicembre 2024

Francis Scott Fitzgerald

                        writer f scott fitzgerald and his wife zelda, at their home in dellwood, minnesota, in 1921 zelda was eight months pregnant with their daughter frances scottie at the time photo by © minnesota historical societycorbiscorbis via getty images

Nel ’22 viene pubblicato Belli e dannati, romanzo scritto a immagine e somiglianza della loro vita, vissuta a 200 kmh. Nel 1924, con la figlioletta Scottie e la governante Miss Maddock, lasciano l’America e si trasferiscono in Francia. Prima a Parigi, poi nell’amata Costa Azzurra. In Riviera arrivano in piena estate, con ben diciassette tra valigie, bauli, borse. Alloggiano per qualche tempo al Grimm’s Park Hotel di Hyères, località balneare frequentata anche da Henry James e Rudyard Kipling. Scott sta scrivendo gli ultimi capitoli del Grande Gatsby. Ha bisogno di pace, così decide di affittare una villa a picco sul mare a Saint-Raphaël: Villa Marie in avenue du Pins. Un posto incantato. Mentre lui lavora, Zelda lo tradisce con un pilota, Edouard Josan. Si tratta di una delle tante crisi che attraverserà la coppia. I due traslocano poi a Cap d’Antibes. Frequentano l’Hotel du Cap, uno degli hotel più esclusivi del pianeta terra. «Sulla bella costa della riviera francese, a mezza strada tra Marsiglia e il confine italiano, - scrive Scott nel suo Tenera è la notte - sorge un albergo rosa, grande e orgoglioso…».

Tanto è dolce e serena è la costa francese, tanto aspro e duro è il rapporto fra Zelda e Francis. Le crisi si moltiplicano. Entrambi vivono come su un ottovolante: da un lato organizzano party, dall’altro litigano furiosamente davanti ai presenti. Zelda tenta più volte il suicidio, Francis è ormai un alcolizzato cronico. Il bel mondo si schiera in due fazioni: c’è chi punta il dito su Zelda, colpevole di rovinare Scott, obbligandolo a assecondare ogni suo capriccio; e chi su Scott, accusato di aver portato la moglie alla follia. L’incantesimo sembra spezzato. Nel 1930 a Zelda viene diagnosticata una forma di schizofrenia. La donna viene ricoverata prima in una clinica psichiatrica di Malmaison, fuori Parigi, e poi ad Asheville, nella Carolina del Nord. Scott invece si trasferisce in California e si fidanza con la giornalista inglese Sheilah Graham. Ma non è amore. Marito e moglie continuano a cercarsi, a rincorrersi e ad amarsi. Fanno vite separate ma si telefonano di nascosto («Ti amo e tu mi hai telefonato. Ho camminato su quei fili del telefono per due ore», le dice Scott). E si scrivono lettere bellissime («Non mi dispiacerebbe se, fra qualche anno, Zelda e io potessimo rannicchiarci insieme sotto una pietra in qualche vecchio cimitero»).

Francis Scott Fitzgerald morirà a soli 44 anni il 21 dicembre del 1940, ormai consumato dalla tubercolosi e dall’alcol. Sul suo scrittoio ci sono solo i primi cinque capitoli dell’ultimo romanzo, che ha un titolo quasi premonitorio Gli ultimi fuochi. Zelda Sayre scompare otto anni dopo, bruciata nel rogo di una clinica per malattie mentali. In una delle tante lettere inviate al marito la donna aveva scritto: «Come puoi pensare di proposito alla vita senza di me – Se tu dovessi morire – O caro – caro Scott sarebbe come diventare cieca. So anche che lo sarei davvero – non avrei nessuno scopo nella vita – solo una graziosa – decorazione. Non credi che io sia stata fatta apposta per te?…

Voglio che tu mi indossi, come un talismano alla catena dell’orologio o come un fiore all’occhiello davanti al mondo

 

24 dicembre 2024 





 

Nessun commento:

Posta un commento