El Día de muertos in Messico
Il giorno dei morti in Messico è una festa che mi ha sempre affascinato, per i suoi colori, i suoi simboli e il suo significato. È una tradizione che mescola elementi precolombiani e cristiani, e che ha lo scopo di onorare e accogliere le anime dei defunti che tornano a visitare i vivi.
La festa è delle connotazioni differenti a seconda delle regioni e delle comunità, ma alcuni elementi sono comuni e caratteristici.
Uno di questi è l’ofrenda, l’altare domestico che le famiglie messicane allestiscono con cura e amore, dove pongono le foto, i cibi, le bevande e gli oggetti preferiti dai defunti. Questo altare viene decorato con fiori, candele, teschi di zucchero, carta velina colorata e altri elementi simbolici, che rappresentano i quattro elementi della natura: terra, acqua, fuoco e aria. L’ofrenda rappresenta il luogo dove i morti si riuniscono con i vivi, e dove si scambiano doni e preghiere.
Un altro elemento tipico è la visita ai cimiteri, dove le tombe vengono adornate e illuminate con fiori, candele e oggetti cari ai defunti. Le famiglie si radunano attorno alle tombe e passano la notte con i loro cari, mangiando, bevendo, cantando e raccontando storie. L’atmosfera è di festa e di allegria, ma anche di rispetto e di nostalgia. I cimiteri si trasformano in luoghi di vita e di colore, dove si celebra il legame tra i morti e i vivi.
Se abitate in Lombardia poi potreste addirittura aver assistito in prima persona al terzo elemento comune a questa festa: le sfilate. Si tratta di vere e proprie parate che si organizzano in diverse città e villaggi, dove la gente si traveste e si dipinge la faccia, imitando la famosa Catrina, il teschio elegante e ironico che è diventato il simbolo del giorno dei morti. La gente balla, canta, ride e si diverte, mostrando la sua gioia e la sua speranza nella vita dopo la morte. Le sfilate sono anche un modo per esprimere la cultura e l’identità messicana, con i suoi costumi, le sue musiche e le sue arti
30 ottobre 2024
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