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domenica 23 giugno 2024

Papa Giovanni Paolo II

 

Sono trascorsi già quattordici anni da quando, il 2 Aprile 2005, il nostro amato Papa Giovanni Paolo II, dopo infinite sofferenze fisiche, è salito in cielo dove oggi occupa sicuramente un posto importante tra i Santi del Paradiso. Io ho sempre pensato che tutti coloro che muoiono, lasciano sempre a chi resta qualcosa di sé, di ciò che ha fatto, di ciò che ha scritto, di ciò che ha detto. Oggi, nell’anniversario della sua scomparsa, mi piace ricordare queste celebri frasi, da lui pronunciate durante il suo Pontificato:

“Non so se posso bene spiegarmi nella vostra... nostra lingua italiana. Se mi sbaglio, mi corrigerete.”

“Ricco non è colui che possiede, ma colui che dà, colui che è capace di dare.”

“Non abbiate paura del futuro perché il futuro siete voi!”

“Non “lasciatevi vivere”, ma prendete nelle vostre mani la vostra vita e vogliate decidere di farne un autentico e personale capolavoro!”

“Non abbiate Paura di avere il Coraggio!”

“In un certo senso si può dirlo: di fronte alla libertà umana Dio ha voluto rendersi impotente”

“La libertà non consiste nel fare ciò che piace, ma nell'avere il diritto di fare ciò che si deve.”

“L’amore non è una cosa che si può insegnare, ma è la cosa più importante da imparare.”

“Io non muoio del tutto, quel che in me è imperituro permane.”

Ma c’è un episodio molto particolare della sua vita che pochi conoscono e che me lo fa amare ancora di più. Nell’Ottobre del 1978, Karol Wojtyla, allora Arcivescovo di Cracovia, non ancora Papa, rischiò di perdere l'aereo che l'avrebbe portato a Roma per il Conclave, in cui poi sarebbe stato inaspettatamente eletto Pontefice, perché si era messo a cercare il gattino che un'anziana signora aveva smarrito. Questo episodio è la chiara dimostrazione di quanto profondo sia sempre stato il suo amore per tutti gli animali, meravigliose Creature di Dio.
Papa Giovanni Paolo II, un Pontefice che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia della Chiesa e nel cuore dell'Umanità. Basti pensare che, per la prima volta nella storia, in occasione del suo funerale, tutti i più importanti Capi di Stato delle Nazioni del mondo, anche di quelle che erano in guerra tra loro, si riunirono in Piazza San Pietro per rendere onore a questo grande Uomo che resterà per sempre nella memoria dell'Umanità. Lui ci ha insegnato, col suo esempio, ad avere coraggio e a sopportare qualunque sofferenza fisica e spirituale.
Questo busto in creta, che ho realizzato in sua memoria, vuole essere soltanto un mio modestissimo omaggio a quello che per me è stato un grande Papa, ma soprattutto un grande Uomo.

"KAROL"
24 giugno 2024

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