8 febbraio 2023
Un inno alla Costituzione, "la più bella che si potesse immaginare", alla libertà, ideale prezioso e mai scontato, e alla pace. Roberto Benigni torna a Sanremo per rendere omaggio ai 75 anni della Costituzione: l'occasione è straordinaria, in sala - in un posto d'onore - c'è anche Sergio Mattarella, primo capo dello Stato ad assistere al festival, con la figlia Laura.
E il premio Oscar emoziona e coinvolge anche lui: il presidente ride, applaude, si porta due volte la mano sul cuore quando l'attore e regista cita il padre Bernardo tra i padri costituenti. Abile come sempre nel mescolare i registri, Benigni inizia raccontando la sua emozione: "Mi batte il cuore, è davvero un'edizione speciale del festival, è tutto nuovo, anche l'Ariston, la scenografia è meravigliosa, ci sono tanti debuttanti. E poi c'è una grande novità, per la prima volta il presidente della Repubblica".
L'ironia è dietro l'angolo: "Sono felice che lei sia qui, presidente, ma le faccio notare una cosa: lei è al secondo mandato - dice rivolto a Mattarella - Amadeus al quarto e ha già prenotato il quinto, pensa di fare il sesto, il settimo. Mi chiedo: è costituzionale? Presidente bisogna fermarlo, è un colpo di stato, si è montato la testa, vuole pieni poteri, sta organizzando la marcia su Sanremo si vuole prendere tutto, è una dittatura". "Ma ad Amadeus - continua - perdoniamo tutto, è veramente una persona dolcissima, un bravissimo presentatore, un grande direttore artistico, è riuscito a ospitare un presidente della Repubblica per la prima volta a Sanremo: non ci credevo, anzi non ci credo neanche adesso. Amadeus, ce l'hai il binocolone? - scherza alludendo ai Soliti ignoti - Presidente non vorrei mancarle di rispetto, ma per favore si tolga gli occhiali, si metta di profilo, voglio vedere se è lei il presidente misterioso". E ancora, ad Amadeus: "Ma glielo hai detto quanto dura una serata? Presidente, se ne vuole vedere metà, verso le tre di notte se ne può andare". Poi Benigni si fa serio: "La Costituzione c'entra anche con Sanremo, perché è un'opera d'arte e canta la libertà e la dignità dell'uomo, ogni parola sprigiona una forza evocativa e rivoluzionaria come le opere d'arte, butta all'aria tutto il soffocamento, l'oppressione, l'ingiustizia e la violenza di prima, è uno schiaffo al potere, ci fa sentire che viviamo in un paese che può essere giusto e bello, ci dice che il mondo può essere senza violenza". La Costituzione, si infervora il premio Oscar, "è un sogno fabbricato da uomini svegli, è una cosa che può accadere una volta nella storia di un popolo, se c'è una canzone ce le assomiglia è l'incipit di Volare". E se "a volte ci mettono anni per fare una legge, la Costituzione l'hanno fatta in pochissimo tempo, è stata come una folgorazione, una visione, eppure erano 556 persone a scriverla, divise su tutto escluso sull'essere unite per scirvere la Costituzione più bella che si potesse immaginare". Tra gli articoli c'è l'imbarazzo della scelta, "l'1, il 2, il 3, il 4, il 9 - enumera Benigni - l'11 celeberrimo, come una poesia, che dice che l'Italia ripudia la guerra: pensate la forza, la bellezza, la perentorietà di chi ha scritto questa frase. Se questo articolo lo avessero adottato anche gli altri, non esisterebbe più la guerra sulla faccia della terra, nessuno Stato potrebbe invadere un altro Stato". Nel cuore di Benigni c'è anche l'articolo 21, "il mio preferito e il più importante: il pilastro di tutte le libertà dell'uomo". "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero", recita. "Un linguaggio semplice che sembra scritto da un bambino, di una forza e bellezza che si rimane stupiti. Ma se l'hanno scritto ce ne era bisogno, perché durante il ventennio fascista non si poteva pensare liberamente". E ancora: "In Paesi molto vicini a noi gli oppositori vengono carcerati e incatenati, solo perché mostrano il volto o i capelli, o perché ballano e cantano. Quanto è meraviglioso e straordinario che in Italia tutti abbiano diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero. Ce lo dobbiamo ricordare. La cosa migliore per il futuro è ricordarsi di avere il passato bene presente". L'ultima pagina della Costituzione è rimasta bianca: "A noi i padri costituenti hanno lasciato una sola cosa da fare, far diventare questo sogno realtà", conclude Benigni, premiato dalla standing ovation finale.
Un inno alla Costituzione, "la più bella che si potesse immaginare", alla libertà, ideale prezioso e mai scontato, e alla pace. Roberto Benigni torna a Sanremo per rendere omaggio ai 75 anni della Costituzione: l'occasione è straordinaria, in sala - in un posto d'onore - c'è anche Sergio Mattarella, primo capo dello Stato ad assistere al festival, con la figlia Laura.
Un sourire coûte moins cher que l’électricité, mais donne autant de lumière.
6 febbraio 2023
Se c’è una cosa su cui i medici son tutti d’accordo è che ridere faccia bene alla salute. Quando ci facciamo una sana risata di gusto, infatti, quello che proviamo subito dopo è una sensazione di rilassatezza, felicità e spensieratezza.
6 febbraio 2023
A quanto pare ridere aumenta la produzione di endorfine, sostanze prodotte dal cervello che migliorano il nostro umore. Di conseguenza questo comportamento è anche molto utile come antidepressivo e antistress.
Ricordati di chi c'era quando stavi male, perché saranno quelli che vorrai accanto quando tutto andrà bene.
6 febbraio 2023
Lo so che ti suona smielato, ma l’amore è passione, ossessione, qualcuno senza cui non vivi. Io ti dico: buttati a capofitto, trova qualcuno da amare alla follia e che ti ami alla stessa maniera. Come trovarlo? Be’, dimentica il cervello e ascolta il cuore. Io non sento il tuo cuore. Perché la verità, tesoro, è che non ha senso vivere se manca questo. Fare il viaggio e non innamorarsi profondamente… be', equivale a non vivere. Ma devi tentare perché se non hai tentato, non mai hai vissuto.
6 febbraio 2023
Non sappiamo chi siamo finchè non si presenata l'occasione per dimostrare quello che siamo.
Mai mi sarei immaginata di reagire e dire come la pensavo in presenza di estranei, alla fine è stata la giusta reazione perchè tutto è andato a finire bene:
Non tutti i mali vengono per nuocere
5 febbraio 2023