Secondo
la leggenda, tra i vari pastori accorsi ad adorare Gesù Bambino,
c’erano anche delle donne che avevano portato i propri bambini affinché
Gesù li benedicesse.
Tecla, una giovane sposa, non
aveva figli, ma desiderava tanto averne uno. Per non essere da meno
delle altre, prese una grossa pietra, l’avvolse in uno scialle, mise
sulla sommità una cuffietta e se la teneva fra le braccia, proprio come
se fosse stato un bambino appena nato.
Vedendo Gesù
così bello e sorridente, si commosse e scoppiò in un pianto a dirotto
mentre si trovava in ginocchio, davanti alla capanna. Quando si alzò per
ritornare a casa, Maria, che aveva letto nel suo cuore comprendendo il
suo innocente inganno le domandò: ”Tecla, che cosa porti in braccio?”
Sentendosi scoperta, la donna rispose: “Allatto un figlio maschio.”
Allora
la Madonna le disse: “Su, scopriti il seno e allatta tuo figlio; da
questo momento il tuo desiderio è stato esaudito. La tua pietra è
diventata un bel bambino.”
La donna scostò lo scialle
che avvolgeva la pietra e rimase meravigliata per il miracolo che era
stato compiuto per lei: tra le braccia aveva il suo primo figlio.
“Ricordati però”, le disse ancora Maria, “che egli è nato da una pietra e morirà a colpi di pietra.”
Questo bambino fu chiamato Stefano, divenne discepolo di Gesù e fu il primo ad affrontare il martirio
26 dicembre 2025
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