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sabato 30 novembre 2024

Belgio

 

Bruges, Bélgio

La città medievale meglio conservata d'Europa è nota per il suo impressionante mercatino di Natale ma anche per le sue luci. Queste sono solitamente posizionati installate in aree come le Case sul Grote Markt, il cuore della città. Da non perdere, le piste di pattinaggio all'aperto fiancheggiate da alberi realizzati con migliaia di luci a LED

1 dicembre 2024

Citta del Messico Luminarie

 

Città del Messico, Messico

Nella capitale messicana le luci si accendono in molte strade, ma un luogo si distingue dagli altri: la Cattedrale Metropolitana. Situata accanto allo Zócalo, la cattedrale risplende di luci e persino di spettacoli di mappin durante il periodo natalizio

1 dicembre 2024 

Montreal Canada Luminarie

 

Montreal, Canada

La capitale del Quebec è perfetta per godersi il Natale: nevica quasi sempre. Inoltre, Montreal si trasforma completamente con numerose attività e bancarelle all'aperto nella piazza Jacques Cartier, la meglio illuminata della città accanto al Mont-Royal. Un altro dei centri con luci di natale scenografiche è il mercato dello Schiaccianoci

1 dicembre 2024 

Salerno Italia luminarie

 IMG_1360.jpg

Salerno, Italia

Questa piccola cittadina di poco più di 100.000 abitanti della Costiera Amalfitana, è una delle città al mondo con le migliori luci di Natale. Il suo segreto? Il festival Luci d'Artista, che si tiene in paese dal 2009 e riunisce artisti da tutto il pianeta con installazioni che coprono l'intera città

1 dicembre 2024

Praga Repubblica Ceca Luminarie

 illuminated christmas tree seen a

Praga, Repubblica Ceca

Oltre ad essere una destinazione con un'ampia offerta culturale e artistica, Praga prende molto sul serio il Natale. La capitale della Repubblica Ceca è una destinazione perfetta per questo momento dell'anno, e offre due mete imperdibili: il mercatino di Natale, tra le torri gemelle di Nostra Signora di Tyn e il famoso orologio astronomico, e la Piazza della Città Vecchia

1 dicembre 2024 

Champs Elysees Luminarie

 Luminarie natalizie 2023 Champs Elysées

Oltre ad essere un set cinematografico, Parigi ha luci natalizie dall'aria classica ma non per questo meno suggestive. In tutta la città spiccano il viale degli Champs-Elysées, il viale Montaigne, la piazza Vendôme o il quartiere di Montmartre. Certo, anche la Torre Eiffel cambia immagine ed è solitamente il luogo scelto da molti francesi per festeggiare l'arrivo del nuovo anno

1 dicembre 2024

Parigi Francia Champs Elysees

 Luminarie natalizie 2023 Champs Elysées

Parigi, Francia

Oltre ad essere un set cinematografico, Parigi ha luci natalizie dall'aria classica ma non per questo meno suggestive. In tutta la città spiccano il viale degli Champs-Elysées, il viale Montaigne, la piazza Vendôme o il quartiere di Montmartre. Certo, anche la Torre Eiffel cambia immagine ed è solitamente il luogo scelto da molti francesi per festeggiare l'arrivo del nuovo anno

1 dicembre 2024 

 

Las Vegas Stati Uniti Luminarie

 


britney spears

Las Vegas, Stati Uniti

Come poteva mancare la città con più neon al mondo? Il Natale a Las Vegas è pensato soprattutto per essere vissuto dall'auto. Pertanto, Glittering Lights al Las Vegas Motor Speedway è un viaggio di quasi tre miglia con milioni di luci che impiegano più di 25 minuti per guidare. Anche i casinò della città, ovviamente, cambiano luci e insegne per adattarsi al periodo natalizio

1 dicembre 2024

Vienna Austria Luminarie

 auistria

Vienna, Austria

Un totale di 190 chilometri di cavi LED abbelliranno quest'anno il centro della capitale austriaca. Una delle sue decorazioni più impressionanti sono gli enormi lampadari a LED o gli spettacoli di luce e mapping di molti dei palazzi più belli della città

1 dicembre 2024 

Vigo Spagna Luminarie

 spain

Vigo, Spagna

Vigo è già una meta imperdibile per gli amanti delle luci natalizie più suggestive. Quest'anno promettono più di 11 milioni di luci LED distribuite in circa 400 strade. La novità dell'anno? Un'inaugurazione in grande stile con oltre 50.000 presenze e spazi per scattare selfie

1 dicembre 2024

Los Angeles Stati Uniti Luminaie

 us

Los Angeles, Stati Uniti

Un altro posto dove trascorrere il Natale in spiaggia è Los Angeles. La capitale della California ha festival di luci contemporanee, come quello dei Descanso Gardens, ma anche luci progettate per essere viste dall'auto, come quelle di Christmas Tree Lane. Uno dei suoi eventi più speciali, tuttavia, è la Marina del Rey Boat Parade in cui più di 70 barche partecipano a un concorso per vincere il premio di barca meglio decorata

1 dicembre 2024

Sydney Australia Luminarie

 sydney kicks

Sydney, Australia

Anche se è estate, il Natale è solitamente uno dei periodi più attesi dell'anno. Tra gli spazi meglio decorati della città c'è la Cattedrale di St Mary's dove vengono proiettati spettacoli di ogni tipo e dove viene allestito un grande albero di Natale. Naturalmente, gli appuntamenti più speciali sono i fuochi d'artificio nel porto e lo spettacolo di luci sull'Opera alla fine dell'anno

1 dicembre 2024

Medellin Colombia Luminarie

 the largest christmas lighting in colombia

Medellín, Colombia

La capitale colombiana è un'altra di quelle mete inaspettate per godersi il Natale ma che sorprende per la quantità di luci con cui addobba le sue strade. Quest'anno, come novità, il Comune ha raggiunto un accordo con la Disney per poter riprodurre in città delle luci ispirate al film Encanto, ambientato in Colombia

1 dicembre 2024

Tallin Estonia Luminarie

 christmas market in tallinn town hall square

Tallín, Estonia

A quanto pare, il primo albero di Natale della storia è stato collocato a Tallinn nel XV secolo, quindi la capitale estone vive il Natale come nessun'altra città. Da vedere assolutamente l'albero di Natale situato accanto al Municipio o il mercatino invernale che è diffuso in tutta la città di origine medievale

1 dicembre 2024 

Madrid Spagna Luminarie

 spain

Madrid, Spagna

Oltre ad essere una destinazione culturale, gastronomica e mondana, Madrid è anche una delle migliori città della Spagna da visitare a Natale . Quest'anno, come i precedenti, verrà installato un albero gigante situato in Plaza de España. Un'altra protagonista sarà la grande sfera luminosa 3D accanto all'edificio Metropolis

1 dicembre 2024

Londra Regno Unito Luminarie

 regent street christmas lights switched on in london

Londra, Regno Unito

Se siete fan delle luci di Natale, la prima cosa da visitare a Londra sono le zone di Oxford Street e Regent Street, che in questo periodo vengono completamente trasformate. La città conta infatti un totale di oltre 750.000 luci distribuite in tutte le sue strade e viali

1 dicembre 2024 

Branson Stati Uniti Luminarie

 Natale Stati Uniti

 Branson, Stati Uniti

Una destinazione turistica nota negli Stati Uniti ma poco conosciuta in Europa. Le sue luci si accendono praticamente dopo Halloween e ha attrazioni all'interno e all'esterno della città. Ad esempio, Branson's Gift of Lights è un'installazione con oltre un milione di luci a LED. Inoltre, più di 5 milioni di luci, mille alberi, tra cui un albero di Natale a cinque piani, sono appesi nel vicino parco divertimenti Silver Dollar City

1 dicembre 2024 

Tokyo Giappone Luminarie

 topshot

Tokyo, Giappone

Sebbene non siano luci natalizie, la città giapponese (culla di numerose icone dell'architettura) si riempie di luci con l'arrivo della stagione invernale, che rimangono installate fino a febbraio. Tra le più spettacolari c'è la zona di Meguro e le sue mille luci a forma di fiore di ciliegio o Ao no Dokutsu a Shibuya, una specie di grotta azzurra di ispirazione marittima

1 dicembre 2024

Vancouver Canada Luminarie

 vandusen festival of lights 2021

Vancouver, Canada

A Vancouver si svolge il Festival of Lights, uno spettacolo che è un classico in città e che quest'anno si svolgerà dal 25 novembre al 2 gennaio. Situato nel giardino botanico VanDusen, questo festival crea un magico paese delle meraviglie invernale con oltre un milione di luci che decorano due acri del giardino. La città ha anche un mercatino di Natale in stile tedesco ben illuminato in Jack Poole Plaza

1 dicembre 2024

Rio de Janeiro Brasile Luminarie

 christmas tree lagoa rodrigo de freitas is inaugurated with fireworks show

Río de Janeiro, Brasile

Godersi il ​​Natale in piena estate? A Rio de Janeiro è possibile, illuminati dalle luci natalizie più suggestive del Sud America. Tra le sue attrazioni spicca il suo albero di Natale galleggiante e luminoso, che di solito si trova nella laguna Rodrigo Freitas. Per chi ha gusti più classici, c'è il famoso Festival Presépios con i migliori presepi del paese

1 dicembre 2024 

New york stati uniti Luminarie

 christmas preparations in new york

New York, Stati Uniti

Il suo fiore all'occhiello è la piazza del Rockefeller Center, una delle meglio decorate e dotata anche con di pista di pattinaggio. L'anno scorso il suo abete era alto più di 25 metri e aveva più di 50.000 luci di Natale. La cerimonia di accensione sarà il 30 novembre

1 dicembre 2024

Winston Churchill

              Nessuna descrizione della foto disponibile.

 

 Il 13 maggio del 1940, mentre l'esercito della Germania di Hitler avanzava in Francia, Winston Churchill pronunciava un memorabile discorso nel Parlamento britannico. Era stato nominato primo ministro da pochi giorni e sapeva che la guerra sarebbe stata lunga e dura. Con queste parole volle esprimere la sua incrollabile fiducia nella determinazione del popolo britannico di fronte 

alla minaccia tedesca

30 novembre 2024

Winston Churcill

   Sir Winston Churchill Sitting at Desk


Potevano scegliere

fra il disonore e la guerra 

hanno scelto il disonore

e avranno la guerra 

 

30 novembre 2024

Sir Winston Churchill

   Nessuna descrizione della foto disponibile.  

                             30 novembre 2024

Charles Bukowski

   Nessuna descrizione della foto disponibile. 

                       30 novembre 2024

Daisaku Ikeda

   Nessuna descrizione della foto disponibile.  

                       30 novembre 2024

Winston Churchill

    Nessuna descrizione della foto disponibile.   

                             30 novembre 2024

Dino Buzzanti Il deserto dei Tartari

     

                            30 novembre 2024

Winston Churcill

    

                       30 novembre 2024

venerdì 29 novembre 2024

Winston Churcill

   Nessuna descrizione della foto disponibile.  

                           30 novembre 2024

Winston Churcill

     Nessuna descrizione della foto disponibile.  

                        30 novembre 2024

Winston Churcill

                Winston Churchill fa il famoso segno V di Vittoria, 1942 da Unbekannt

“Se i giornali dicessero di smettere di fumare, preferirei smettere di leggere”

Sir Winston Leonard Spencer Churchill (Woodstock, 30 novembre 1874 – Londra, 24 gennaio 1965) è stato un politico, storico, giornalista e militare britannico

 

30 novembre 2024

Winston Churcill

   

                          30 novembre 2024

I 150 anni di Winston Churchill, il leader che manca

 150 ANNI FA NASCEVA WINSTON CHURCHILL, IL LEADER CHE MANCA - RIPRODUZIONE RISERVATA

I 150 anni di Winston Churchill, il leader che manca

Un figlio del suo tempo, con tanti imitatori e nessun erede n un tempo in cui spesso si lamenta la mancanza di leader occidentali in grado di dominare le grandi sfide di una storia che ripropone i suoi drammi, il Regno Unito commemora i 150 anni dalla nascita del suo più grande statista contemporaneo, venuto alla luce il 30 novembre 1874, quando l'impero britannico spadroneggiava sui mari e l'Europa sul mondo.

Winston Churchill, ricordato soprattutto come l'indomito primo ministro conservatore che si oppose "nell'ora più buia" al nazismo di Adolf Hitler e rese possibile insieme agli altri leader alleati la vittoria nella Seconda guerra mondiale, è stato nel complesso un personaggio ammirato e controverso: sicuramente un figlio della sua epoca, finito negli anni al centro di critiche e perfino trattato alla stregua di personaggi razzisti e colonialisti con tanto di protesta rivolta contro una delle sue statue più famose a Londra.


    Nelle celebrazioni della sua nascita - incentrate sulla serie di eventi organizzati da Blenheim Palace nell'Oxfordshire, sfarzosa residenza dei duchi di Marlborough dove venne al mondo il loro illustre discendente, figlio di un politico di carriera, lord Randolph Churchill, e della statunitense Jennie Jerome, erede di un ricco uomo d'affari e diplomatico americano fra l'altro proprietario del New York Times - prevale però l'aspetto commemorativo. E l'importanza dell'eredità lasciata dallo statista in un presente oppresso di nuovo da instabilità e conflitti, dall'Europa al Medio Oriente, rispetto ai quali viene spesso invocata una "visione alla Churchill". L'uomo dalle tante vite, morto a 90 anni nel 1965, è stato preso ad esempio ed esaltato anche da leader politici di altra ideologia, copiato seppure con esiti discutibili dall'ex premier conservatore Boris Johnson, ammiratore e biografo di sir Winston, ma non sembra avere in realtà eredi alla sua altezza.

 

Per ricordarlo è stato organizzato un lungo calendario di eventi, tra mostre, conferenze, nuove pubblicazioni, inaugurazioni di monumenti, rievocazioni storiche, e tra le iniziative c'è anche una emissione di francobolli con alcune delle tante frasi celebri diventate aforismi. "Ho fede nella mia stella. Sono destinato a far qualcosa a questo mondo", è una delle sue citazioni, risalenti a quando Winston era un giovane di belle speranze all'inizio di una carriera da ufficiale nell'esercito che lo portò a combattere in Sudan e Sudafrica per difendere l'impero coloniale. Prima di affacciarsi all'inizio del '900 sulla ribalta politica, per il partito conservatore salvo un periodo in quello liberale, e arrivare rapidamente a occupare gli incarichi di governo più importanti. A partire da quello di Primo lord dell'ammiragliato, a capo della flotta di sua maestà, che egli lanciò insieme alle truppe di terra nella disfatta militare più cocente della sua carriera: la battaglia di Gallipoli nella Prima guerra mondiale. Una caduta che gli costò le dimissioni per poi tornare ancora a ruoli di grande importanza in un'altalena esistenziale di alti e bassi che segnò l'intera carriera del vincitore passato attraverso molte sconfitte, impegnato secondo alcuni anche a combattere contro il nemico della depressione, particolare questo respinto dalle ricerche più recenti. Mentre in un libro ('How Churchill Waged War') del direttore dei Churchill Archives, Allen Packwood, è stato sottolineato come in realtà i processi decisionali di sir Winston in tempo di guerra fossero molto sofferti e rivolti a vincere una battaglia alla volta e non all'insegna di una particolare strategia.


    Fu di sicuro un uomo umorale, caparbio fino alla testardaggine: dote nel suo caso che gli permise i tanti ritorni sulla scena. Fino a quello decisivo, nel maggio 1940, a quasi 66 anni, come primo ministro pronto a promettere "sangue, fatica, lacrime e sudore" per evitare l'invasione nazista dell'Inghilterra e guidare la riscossa contro Hitler. E anche quello più improbabile da premier bis, nel 1951 dopo aver vinto la guerra ma perso le elezioni nel 1945. Nel frattempo era stato lui a suggellare l'inizio della guerra fredda con la celebre frase sulla "cortina di ferro" calata sull'Europa. E poi a ricevere nel 1953 il premio Nobel per la Letteratura, in forza di una passione per la scrittura testimoniata dalla monumentale opera sul secondo conflitto mondiale e "dall'oratoria in difesa dei valori umani

 

30 novembre 2024

 

preso Ansa

Winston Churchill i 150 anni il leader che manca

 150 ANNI FA NASCEVA WINSTON CHURCHILL, IL LEADER CHE MANCA - RIPRODUZIONE RISERVATA

I 150 anni di Winston Churchill, il leader che manca

Un figlio del suo tempo, con tanti imitatori e nessun erede

In un tempo in cui spesso si lamenta la mancanza di leader occidentali in grado di dominare le grandi sfide di una storia che ripropone i suoi drammi, il Regno Unito commemora i 150 anni dalla nascita del suo più grande statista contemporaneo, venuto alla luce il 30 novembre 1874, quando l'impero britannico spadroneggiava sui mari e l'Europa sul mondo.

Winston Churchill, ricordato soprattutto come l'indomito primo ministro conservatore che si oppose "nell'ora più buia" al nazismo di Adolf Hitler e rese possibile insieme agli altri leader alleati la vittoria nella Seconda guerra mondiale, è stato nel complesso un personaggio ammirato e controverso: sicuramente un figlio della sua epoca, finito negli anni al centro di critiche e perfino trattato alla stregua di personaggi razzisti e colonialisti con tanto di protesta rivolta contro una delle sue statue più famose a Londra.


    Nelle celebrazioni della sua nascita - incentrate sulla serie di eventi organizzati da Blenheim Palace nell'Oxfordshire, sfarzosa residenza dei duchi di Marlborough dove venne al mondo il loro illustre discendente, figlio di un politico di carriera, lord Randolph Churchill, e della statunitense Jennie Jerome, erede di un ricco uomo d'affari e diplomatico americano fra l'altro proprietario del New York Times - prevale però l'aspetto commemorativo. E l'importanza dell'eredità lasciata dallo statista in un presente oppresso di nuovo da instabilità e conflitti, dall'Europa al Medio Oriente, rispetto ai quali viene spesso invocata una "visione alla Churchill". L'uomo dalle tante vite, morto a 90 anni nel 1965, è stato preso ad esempio ed esaltato anche da leader politici di altra ideologia, copiato seppure con esiti discutibili dall'ex premier conservatore Boris Johnson, ammiratore e biografo di sir Winston, ma non sembra avere in realtà eredi alla sua altezza.

 

Per ricordarlo è stato organizzato un lungo calendario di eventi, tra mostre, conferenze, nuove pubblicazioni, inaugurazioni di monumenti, rievocazioni storiche, e tra le iniziative c'è anche una emissione di francobolli con alcune delle tante frasi celebri diventate aforismi. "Ho fede nella mia stella. Sono destinato a far qualcosa a questo mondo", è una delle sue citazioni, risalenti a quando Winston era un giovane di belle speranze all'inizio di una carriera da ufficiale nell'esercito che lo portò a combattere in Sudan e Sudafrica per difendere l'impero coloniale. Prima di affacciarsi all'inizio del '900 sulla ribalta politica, per il partito conservatore salvo un periodo in quello liberale, e arrivare rapidamente a occupare gli incarichi di governo più importanti. A partire da quello di Primo lord dell'ammiragliato, a capo della flotta di sua maestà, che egli lanciò insieme alle truppe di terra nella disfatta militare più cocente della sua carriera: la battaglia di Gallipoli nella Prima guerra mondiale. Una caduta che gli costò le dimissioni per poi tornare ancora a ruoli di grande importanza in un'altalena esistenziale di alti e bassi che segnò l'intera carriera del vincitore passato attraverso molte sconfitte, impegnato secondo alcuni anche a combattere contro il nemico della depressione, particolare questo respinto dalle ricerche più recenti. Mentre in un libro ('How Churchill Waged War') del direttore dei Churchill Archives, Allen Packwood, è stato sottolineato come in realtà i processi decisionali di sir Winston in tempo di guerra fossero molto sofferti e rivolti a vincere una battaglia alla volta e non all'insegna di una particolare strategia.


    Fu di sicuro un uomo umorale, caparbio fino alla testardaggine: dote nel suo caso che gli permise i tanti ritorni sulla scena. Fino a quello decisivo, nel maggio 1940, a quasi 66 anni, come primo ministro pronto a promettere "sangue, fatica, lacrime e sudore" per evitare l'invasione nazista dell'Inghilterra e guidare la riscossa contro Hitler. E anche quello più improbabile da premier bis, nel 1951 dopo aver vinto la guerra ma perso le elezioni nel 1945. Nel frattempo era stato lui a suggellare l'inizio della guerra fredda con la celebre frase sulla "cortina di ferro" calata sull'Europa. E poi a ricevere nel 1953 il premio Nobel per la Letteratura, in forza di una passione per la scrittura testimoniata dalla monumentale opera sul secondo conflitto mondiale e "dall'oratoria in difesa dei valori umani

30 novembre 2024 

 

preso Ansa

I 150 anni di Winston Churchill, il leader che manca

 150 ANNI FA NASCEVA WINSTON CHURCHILL, IL LEADER CHE MANCA - RIPRODUZIONE RISERVATA

I 150 anni di Winston Churchill, il leader che manca

Un figlio del suo tempo, con tanti imitatori e nessun erede n un tempo in cui spesso si lamenta la mancanza di leader occidentali in grado di dominare le grandi sfide di una storia che ripropone i suoi drammi, il Regno Unito commemora i 150 anni dalla nascita del suo più grande statista contemporaneo, venuto alla luce il 30 novembre 1874, quando l'impero britannico spadroneggiava sui mari e l'Europa sul mondo.

Winston Churchill, ricordato soprattutto come l'indomito primo ministro conservatore che si oppose "nell'ora più buia" al nazismo di Adolf Hitler e rese possibile insieme agli altri leader alleati la vittoria nella Seconda guerra mondiale, è stato nel complesso un personaggio ammirato e controverso: sicuramente un figlio della sua epoca, finito negli anni al centro di critiche e perfino trattato alla stregua di personaggi razzisti e colonialisti con tanto di protesta rivolta contro una delle sue statue più famose a Londra.


    Nelle celebrazioni della sua nascita - incentrate sulla serie di eventi organizzati da Blenheim Palace nell'Oxfordshire, sfarzosa residenza dei duchi di Marlborough dove venne al mondo il loro illustre discendente, figlio di un politico di carriera, lord Randolph Churchill, e della statunitense Jennie Jerome, erede di un ricco uomo d'affari e diplomatico americano fra l'altro proprietario del New York Times - prevale però l'aspetto commemorativo. E l'importanza dell'eredità lasciata dallo statista in un presente oppresso di nuovo da instabilità e conflitti, dall'Europa al Medio Oriente, rispetto ai quali viene spesso invocata una "visione alla Churchill". L'uomo dalle tante vite, morto a 90 anni nel 1965, è stato preso ad esempio ed esaltato anche da leader politici di altra ideologia, copiato seppure con esiti discutibili dall'ex premier conservatore Boris Johnson, ammiratore e biografo di sir Winston, ma non sembra avere in realtà eredi alla sua altezza.

 

Per ricordarlo è stato organizzato un lungo calendario di eventi, tra mostre, conferenze, nuove pubblicazioni, inaugurazioni di monumenti, rievocazioni storiche, e tra le iniziative c'è anche una emissione di francobolli con alcune delle tante frasi celebri diventate aforismi. "Ho fede nella mia stella. Sono destinato a far qualcosa a questo mondo", è una delle sue citazioni, risalenti a quando Winston era un giovane di belle speranze all'inizio di una carriera da ufficiale nell'esercito che lo portò a combattere in Sudan e Sudafrica per difendere l'impero coloniale. Prima di affacciarsi all'inizio del '900 sulla ribalta politica, per il partito conservatore salvo un periodo in quello liberale, e arrivare rapidamente a occupare gli incarichi di governo più importanti. A partire da quello di Primo lord dell'ammiragliato, a capo della flotta di sua maestà, che egli lanciò insieme alle truppe di terra nella disfatta militare più cocente della sua carriera: la battaglia di Gallipoli nella Prima guerra mondiale. Una caduta che gli costò le dimissioni per poi tornare ancora a ruoli di grande importanza in un'altalena esistenziale di alti e bassi che segnò l'intera carriera del vincitore passato attraverso molte sconfitte, impegnato secondo alcuni anche a combattere contro il nemico della depressione, particolare questo respinto dalle ricerche più recenti. Mentre in un libro ('How Churchill Waged War') del direttore dei Churchill Archives, Allen Packwood, è stato sottolineato come in realtà i processi decisionali di sir Winston in tempo di guerra fossero molto sofferti e rivolti a vincere una battaglia alla volta e non all'insegna di una particolare strategia.


    Fu di sicuro un uomo umorale, caparbio fino alla testardaggine: dote nel suo caso che gli permise i tanti ritorni sulla scena. Fino a quello decisivo, nel maggio 1940, a quasi 66 anni, come primo ministro pronto a promettere "sangue, fatica, lacrime e sudore" per evitare l'invasione nazista dell'Inghilterra e guidare la riscossa contro Hitler. E anche quello più improbabile da premier bis, nel 1951 dopo aver vinto la guerra ma perso le elezioni nel 1945. Nel frattempo era stato lui a suggellare l'inizio della guerra fredda con la celebre frase sulla "cortina di ferro" calata sull'Europa. E poi a ricevere nel 1953 il premio Nobel per la Letteratura, in forza di una passione per la scrittura testimoniata dalla monumentale opera sul secondo conflitto mondiale e "dall'oratoria in difesa dei valori umani

 

30 novembre 2024 

 

preso Ansa

Meloni Giorgia

 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Premier Meloni arrivata a Bari per siglare Accordo coesione

Intesa sottoscritta anche da ministro Fitto e governatore Puglia a presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è arrivata nella sede del Consiglio regionale della Puglia, a Bari, per la firma dell'Accordo di Coesione che sbloccherà circa 6 miliardi di fondi Fsc per lo sviluppo della regione.

Con la premier c'è anche il ministro per gli Affari Europei, Raffaele Fitto, che con la firma dell'accordo concluderà il suo mandato nel governo, prima di assumere a Bruxelles l'incarico di vicepresidente esecutivo della Commissione Ue.

Ad accogliere la premier e il ministro sono stati, tra gli altri, il governatore pugliese, Michele Emiliano, la presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone e il sindaco di Bari, Vito Leccese
29 novembre 2024 
preso Ansa

Conte

                            

Conte,il voto del Pd a Von der Leyen è grave errore politico

'Il M5S è la casa degli iscritti non di una persona sola' er me il Pd ha commesso un grave errore politico.

Non è il fatto di trovarsi a votare con Meloni e FdI, è un grave errore di prospettiva politica.

La Commissione Von der Leyen 2 non è progressismo", "se vogliamo fare i progressisti dobbiamo farlo a tutto tondo". Lo ha detto il leader del M5S Giuseppe Conte agli Stati generali della ripartenza a Bologna. "La Commissione von der Leyen 2 oggi significa austerità, non più Next Generation Eu. Parlano solo di transizione militare, non di transizione ecologica. Credo che sia stato commesso un grande errore politico, non un inciampo o un infortunio. Questa visione la subiremo per tutta la legislatura europea, significa" anche "tagli alla sanità e al welfare".
    Per quanto riguarda il Movimento, invece, replicando a Beppe Grillo che aveva invitato l'ex premier a lasciare il partito e a scegliere un proprio simbolo, Conte ha osservato: "Ci viene detto 'andatevene da un'altra parte'. Ma dove dobbiamo andare? Questa è casa degli iscritti, non di una persona sola. È una follia". "Io non sono qualcosa di avulso dagli iscritti, che hanno votato ma vi do la mia parola d'onore, non sapevo neanche di cosa discutessero", ha aggiunto Conte
 
29 novembre 2024 
preso Ansa

Notre Dame Macron

 Macron scopre Notre-Dame dopo il restauro,  'è sublime ' © ANSA/AFP

Macron, da riapertura Notre-Dame uno 'shock di speranza'

Presidente a maestranze: 'Avete trasformato il carbone in arte'

La riapertura di Notre-Dame de Paris, dopo cinque anni di lavori, sarà uno ''shock di speranza'', dopo il dramma dell'incendio del 15 aprile 2019: lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, rivolgendosi alle migliaia di maestranze convocate all'interno della cattedrale, a circa una settimana dalla riapertura ufficiale il 7 e 8 dicembre.

''E' per noi tutti un'immensa emozione ritrovarci nella nostra cattedrale a pochi giorni" dalla riapertura, proprio nel luogo in cui "cinque anni fa questa navata ospitava un vero campo di rovine", ha dichiarato Macron, ricordando quel ''dramma a cielo aperto''.

Con ''tutto il pianeta che rimase sconvolto''."Questa metamorofosi la dobbiamo a voi", ha proseguito Macron, plaudendo all'impresa del restauro realizzato, come promesso, in cinque anni. ''Sete stati gli alchimisti del cantiere''. "Avete trasformato il carbone in arte'', ha continuato Macron, ringraziando i "2000 uomini e donne" che, per cinque anni, malgrado vincoli e difficoltà, hanno passato "giorni e notti" nel cosiddetto cantiere del Secolo. Con il ''più grande ponteggio d'Europa

29 novembre 2024
  

Macron

 Macron scopre Notre-Dame dopo il restauro,  'è sublime ' © ANSA/AFP

Macron, da riapertura Notre-Dame uno 'shock di speranza'

Presidente a maestranze: 'Avete trasformato il carbone in arte'

La riapertura di Notre-Dame de Paris, dopo cinque anni di lavori, sarà uno ''shock di speranza'', dopo il dramma dell'incendio del 15 aprile 2019: lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, rivolgendosi alle migliaia di maestranze convocate all'interno della cattedrale, a circa una settimana dalla riapertura ufficiale il 7 e 8 dicembre.

''E' per noi tutti un'immensa emozione ritrovarci nella nostra cattedrale a pochi giorni" dalla riapertura, proprio nel luogo in cui "cinque anni fa questa navata ospitava un vero campo di rovine", ha dichiarato Macron, ricordando quel ''dramma a cielo aperto''.

Con ''tutto il pianeta che rimase sconvolto''."Questa metamorofosi la dobbiamo a voi", ha proseguito Macron, plaudendo all'impresa del restauro realizzato, come promesso, in cinque anni. ''Sete stati gli alchimisti del cantiere''. "Avete trasformato il carbone in arte'', ha continuato Macron, ringraziando i "2000 uomini e donne" che, per cinque anni, malgrado vincoli e difficoltà, hanno passato "giorni e notti" nel cosiddetto cantiere del Secolo. Con il ''più grande ponteggio d'Europa

29 novembre 2024

 

preso Ansa

Natale Scandinavia

 Islanda, Scandinavia, Finlandia: le tradizioni di Natale del Nord

La patria di Babbo Natale non può che essere una terra ricca di tradizioni natalizie: è infatti in Finlandia che si trova la casa di Joulupukki, che vive con Mamma Natale e tutta la sua squadra di folletti all’interno di una montagna incantata, chiamata Korvatunturi, in Lapponia; secondo la leggenda la montagna ha tre orecchie, che servono a Babbo Natale per ascoltare i bambini di tutto il mondo, tuttavia la sua posizione è così segreta che tuttora nessuno è riuscito a trovarne l’entrata.

Tradizionalmente i festeggiamenti hanno inizio con la Dichiarazione Natalizia di pace, un discorso che oggi viene trasmesso in diretta TV, ma le cui origini risalgono ai tempi del Medioevo; per ogni giorno del periodo natalizio, che in Danimarca viene chiamato hygge, i bambini aprono una finestrella dello Julekalendar (il calendario dell’avvento), ed ogni domenica mettono sulla tavola una ghirlanda con una candela accesa.

In molti paesi scandinavi è tradizione addobbare l’albero il 23 dicembre, giorno della piccola vigilia, mentre il 24 si tiene il pranzo di Natale, al termine del quale ci si riunisce intorno all’albero per ballare e cantare aspettando Babbo Natale. In Svezia le celebrazioni iniziano il 13 dicembre, il giorno di Santa Lucia: è tradizione che la primogenita interpreti la santa, indossando una corona di mirto decorata con delle candele. In Norvegia è Julebukk a bussare alla porta, un paesano travestito con una maschera da capra e un mantello di pelliccia, che intona canti natalizi in cambio di dolcetti; le origini di questa usanza vanno ricercate nel folklore pagano, e si ispirano al mito di Thor, che secondo la leggenda viaggiava su una slitta trainata da capre

 

29 novembre 2024

Natale Spagna

 Foto Natale in Castiglia Minitour di 5 giorni

In Spagna le tradizioni natalizie variano a seconda della regione: a portare i doni in Catalogna ad esempio è Tiò de Natal, lo zio del Natale, mentre nel territorio Basco è l’Olentzero, un vecchio barbuto vestito da contadino basco. In generale il periodo festivo va dal 22 dicembre al 6 gennaio, e si conclude con l’arrivo di Los Reyes Magos (i Re Magi): in molte città viene organizzata la Cavalcata de los Reyes, una bellissima parata di carri allegorici con i Re Magi che lanciano caramelle e cioccolatini agli spettatori.

Una tradizione piuttosto curiosa riguarda il presepe, al cui interno non può mai mancare la statuetta del Caganer: si tratta di un uomo accovacciato con i pantaloni abbassati che dovrebbe augurare prosperità. Un altro simbolo del Natale è il Caga Tio, un particolare ceppo intagliato con una faccia sorridente: i bambini spagnoli nutrono il ceppo per tutto il periodo delle feste e poi lo bruciano nel camino il giorno del natale, nella speranza che esso restituisca più dolci di quanti ne ha ingurgitati

29 novembre 2024

Natale Olanda

 Generato Dall'Ai, Natale, Soggiorno

Nei Paesi Bassi, tradizionalmente le celebrazioni per il Natale iniziano a metà novembre, quando Sinterklaas (San Nicola) arriva con il suo aiutante Zwarte Pieten (Pete il nero) direttamente dalla sua dimora in Spagna: il suo sbarco segna l’inizio delle vacanze di Natale, e in tutto il Pese vengono organizzate delle parate che vedono sfilare San Nicola in sella ad un cavallo bianco lungo le vie delle città. I festeggiamenti culminano il 5 dicembre: durante la vigilia di San Nicola, i bambini lasciano le loro scarpe davanti al camino, sperando che egli vi lasci doni, biscotti o dolciumi 

29 novembre 2024

Natale Olanda

 Generato Dall'Ai, Natale, Olanda

Nei Paesi Bassi, tradizionalmente le celebrazioni per il Natale iniziano a metà novembre, quando Sinterklaas (San Nicola) arriva con il suo aiutante Zwarte Pieten (Pete il nero) direttamente dalla sua dimora in Spagna: il suo sbarco segna l’inizio delle vacanze di Natale, e in tutto il Pese vengono organizzate delle parate che vedono sfilare San Nicola in sella ad un cavallo bianco lungo le vie delle città. I festeggiamenti culminano il 5 dicembre: durante la vigilia di San Nicola, i bambini lasciano le loro scarpe davanti al camino, sperando che egli vi lasci doni, biscotti o dolciumi 


29 novembre 2024

Natale Germania

 Ludwigsburg Mercatino Barocco Stoccarda @Stadt_Ludwigsburg

Germania i preparativi per Natale iniziano a novembre, più precisamente l’11/11 il giorno di San Martino: in quest’occasione i bambini sfilano per le strade portando delle lanterne accese; secondo la leggenda, infatti, il santo ha dovuto affrontare un lungo viaggio nella notte gelida, e le candele servono ad illuminare la sua strada. Durante il periodo dell’avvento vengono anche intrecciate delle ghirlande, le cui candele vengono accese nelle quattro domeniche precedenti il Natale; in tutto il paese vengono allestiti inoltre i famosissimi mercatini di natale, che ogni anno attirano milioni di visitatori. Un’altra tradizione natalizia, diffusa nel mondo, è l’arrivo di San Nicola il 6 dicembre, che distribuisce a tutti i bimbi buoni cioccolatini, casette di pan di zenzero e dolciumi come i lebkuchen e i christollen.

Regno Unito Natale

 

 Durante il periodo di Natale, in Inghilterra si respira un’aria di festa, fatta di addobbi colorati e luci scintillanti: i preparativi iniziano già da novembre, quando le famiglie cominciano a decorare tutta la casa a tema natalizio, e i bambini scrivono la tradizionale letterina a Father Christmas (ossia Babbo Natale), chiedendo i doni che desiderano trovare sotto l’albero. In Gran Bretagna si dà meno importanza alla Vigilia di Natale, mentre si festeggiano il Christmas Day il 25 dicembre, e il Boxing Day il 26 dicembre

 La notte di Natale, dopo la messa e i canti a mezzanotte, i bambini vanno a letto lasciando un piattino per Babbo Natale con del latte e una mince pie (un tipico biscotto inglese), più una carota per la renna Rudolph. Da non perdere è il discorso dellaRegina alle tre del pomeriggio. La tradizione del Boxing Day nasce invece nel Medioevo, quando i sacerdoti distribuivano offerte e doni alla gente più povera; al giorno d’oggi esso coincide con l’inizio dei saldi post-natalizi ed è una giornata dedicata allo shopping.

29 novembre 2024

giovedì 28 novembre 2024

Natale Lapponia finlandese Rovaniemi

 aurora boreale - Lapponia - Finlandia - Tropical Spirit 

Il contatto con questo mondo bianco senza confini, pulito candido vi riempirà il cuore. Il momento che fa da cupola a questo mondo magico è quello della visione della aurora boreale, esperienza di una magia gratuita dal cielo. Non sempre è facile vedere questo fenomeno ma se capitasse sarebbe un grande privilegio che vi ricorderà per sempre la magia della luce del nord

28 novembre 2024 

Natale Lapponia finlandese

 la magia del Natale in nord Europa - Finlandia - Lapponia - Tropical Spirit

La magia di Natale in nord Europa: Lapponia finlandese

Inizio con il luogo in assoluto più magico del nord: il paese di Babbo Natale, la Lapponia finlandese. Tra paesaggi bianchi incantati, natura incontaminata, tante lucine e profumi di Natale qui è possibile incontrare Babbo Natale. Una figura che attrae il mondo e che vive proprio a Rovaniemi! La prima  domenica di avvento Babbo Natale proclama l’apertura del Natale con celebrazioni fastose, gare con le renne, elfi, in un attimo si è immersi in un’atmosfera fiabesca. Se a questo si aggiunge che in questo luogo è possibile provare altre esperienze molto emozionanti come slitte trainate nella foresta, safari in motoslitta, ciaspolate, potrete immaginare già da soli come il vostro cuore si scioglierà

28 novembre 2024

Natale Svezia Danimarca Norvegia e Finlandia

 Islanda, Scandinavia, Finlandia: le tradizioni di Natale del Nord

Svezia Danimarca Norvegia e Finlandia

La più emblematica delle tradizioni degli stati del nord Europa è quella di Santa Lucia celebrata la notte del 13 Dicembre. Ogni anno una ragazza viene eletta per interpretare la parte della santa e sfila vestita di bianco con una fascia rossa in vita e con una corona di candele. E’ sempre seguita da altre ragazze che sfilano con delle candele in mano mentre gli astanti intonano la tradizionale canzone di Lucia

28 novembre 2024

Austria Alto Adige Natale

 


Austria e Alto Adige

In Austria e nella zona dell’Alto Adige è ancora viva la figura del Krampus, un essere con sembianze demoniache che si aggira tra i paesi alla ricerca dei bambini cattivi e per cacciare gli spiriti maligni. Il Krampus è anche tradizionalmente considerato l’aiutante di San Nicola ed è per questo che le celebrazioni si svolgono i primi di Dicembre. Consistono solitamente in una parata in cui le persone travestite da Krampus fanno baccano sfilando per le vie della città. Il viso è nascosto da una maschera di legno da cui spuntano le corna mentre il mantello è ricoperto di pelliccia e campane

 

28 novembre 2024