Agli inizi del Novecento, la casa di Montalbano era un magazzino per il pesce. Qui venivano trattate, salate e poi essiccate le sarde e le acciughe, in quella che oggi è la veranda affacciata sulla spiaggia. Nel 1904 fu poi acquistata da Giovanni Di Quattro, nonno dell’attuale proprietario: la comprò per 4mila lire, lui che tanto amava il mare. Sistemò un edificio a quel tempo precario, che non era alto più di quattro metri, in una casa. Una casa bellissima, che oggi è protagonista de “Il Commissario Montalbano”.
Punta Secca era amata da Leonardo Sciascia e Gesualdo Bufalino, ma soprattutto da Elvira Sellerio: la fondatrice insieme al marito di Sellerio Editore si innamorò di quest’angolo di Sicilia, e affittò per le sue vacanze una casa non distante da quella dei Di Quattro. Da una chiacchierata tra i Sellerio, Sciacia e Bufalino, ad Elvira venne l’idea: perché non trasformare in film i romanzi di Andrea Camilleri?
Così, invitarono lo scrittore a Punta Secca. E il resto è storia: la signorile villa di corso Aldo Moro divenne la casa di Montalbano. E, poi, un bed&breakfast di successo. Perché tutti, oggi, possono vivere – almeno per qualche giorno – come il commissario più famoso d’Italia. Proprio qui, dinnanzi al mare di Punta Secca. In una villa che è davvero straordinaria, e che mantiene gli arredi novecenteschi utilizzati nella fiction. Il punto di partenza ideale, per un tour tra i luoghi di Montalbano
7 luglio 2024
Nessun commento:
Posta un commento