15 maggio 2024Non è facile invecchiare con garbo.
Bisogna accertarsi della nuova carne, di nuova pelle, di nuovi solchi, di nuovi nei.
Bisogna
lasciarla andare via, la giovinezza, senza mortificarla in una nuova
età che non le appartiene, occorre far la pace con il respiro più corto,
con la lentezza della rimessa in sesto dopo gli stravizi, con le
giunture, con le arterie, coi capelli bianchi all’improvviso, che
prendono il posto dei grilli per la testa.
Bisogna
farsi nuovi ed amarsi in una nuova era, reinventarsi, continuare ad
essere curiosi, ridere e spazzolarsi i denti per farli brillare come
minuscole cariche di polvere da sparo.
Bisogna
coltivare l’ironia, ricordarsi di sbagliare strada, scegliere con cura
gli altri umani, allontanarsi dal sé, ritornarci, cantare, maledire i
guru, canzonare i paurosi, stare nudi con fierezza. Invecchiare come si
fosse vino, profumando e facendo godere il palato, senza abituarlo agli
sbadigli.
Bisogna camminare dritti, saper portare le
catene, parlare in altre lingue, detestarsi con parsimonia. Non è
facile invecchiare, ma l’alternativa sarebbe stata di morire ...ed io ho
ancora tante cose da imparare.
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