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venerdì 2 febbraio 2024

Vittorio De Sica

                                  Nessuna descrizione della foto disponibile.[…]Maresciallo Carotenuto: Voi, m’avrete costretto.
Annarella: Io! Io vi avrei costretto?
Maresciallo Carotenuto: E si! Perché con il cuore non si scherza, cara signorina. Io l’altra sera ho compito un passo che nessun’altra donna non era mai riuscita a farmi compiere. E dopo avervi dato una dolce certezza là, di punto in bianco venite a dirmi: “Scusate tanto, ma non se ne fa niente”. E no! Io non posso rinunciare. Se fossi stato io a scrivere una lettera simile, voi che cosa avreste detto? “Questo maresciallo è un civettone, un donnaiolo”. O peggio! Quindi voi non avete il diritto di agire così. No! Non lo avete.
Annarella: Ma io sono una donna. E’ diverso.
Maresciallo Carotenuto: Ma che donna e donna. Adesso siamo pari! Io voto alle elezioni e voi pure…votate. Io sono maresciallo e voi allevatrice condotta. Certi previlegi femminili sono finiti da un pezzo, ma questo è niente. Voi avete suscitato in dà stù core la vera, la grande passione. Annaré io sò pronto a giocarmi per voi galloni e non rinuncio, no! Non rinuncio. A meno che, non si tratti di un doppio giuoco.
Annarella: Che volete dire?
Maresciallo Carotenuto: Voglio dire che se a Roma ci avete un altro.
Annarella: A Roma ho mio figlio!
Maresciallo Carotenuto: (Sorpreso) Vedova?
Annarella: No.
Maresciallo Carotenuto: Separata?
Annarella: Ma che!
Maresciallo Carotenuto: Divorziata…all’estero?
Annarella: No, ecco perché non posso e no
voglio sposarvi. Potevate comprendere e intuire che scrivendovi in quel modo, dopo quando era successo tra noi, dovevo avere dei motivi gravi, gravissimi! E adesso sapete tutto. E’ la solita storia della povera ragazza sedotta e abbandonata. Ma io non ho fatto tragedie! Io ho lavorato! E lavoro, per mio figlio.
Maresciallo Carotenuto: Tutto questo vi fa…onore?!
Annarella: Grazie, grazie della stima. Ma ora capite perché non potevo, non dovevo. Si ho fatto male a farvi credere. E’ stato un momento di debolezza, perdonatemi. Non sono una donna che voi potete sposare.
Maresciallo Carotenuto: Lo so. L’arma me lo vieta, ma io sono pronto a dimettermi, Annaré.
(Pane, amore e fantasia[1953]) 

3 febbraio 2024


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