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venerdì 5 gennaio 2024

Joy Musaj

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Se volete capire chi davvero ci tiene a voi, andate via. Fate le valigie e non voltatevi indietro. Chi ci tiene, vi ritroverà. Chi invece no, vi dimenticherà

6 gennaio 2024


Paulo Coelho

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Chi sa vedere ciò che è bello,
è perché ha la bellezza dentro di sé

6 gennaio 2024

La Befana

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La Befana sta arrivando,
come fa di anno in anno.
Su una scopa veloce e fatata
curva la sua schiena malandata.
Vola su tetti, giardini e lampioni
lasciando regali ai bimbi più buoni.
Dona solo qualche caramella
a chi è colpevole di una marachella.
E se poi qualcuno ha esagerato
non esiste scusa che giustifichi il reato!
Si viene sommersi da tanto carbone
che a raccoglierlo viene davvero il fiatone;
ma è molto dolce, e una volta mangiato
libera dal pesante e imbarazzante
passato. Così la vecchietta,
stanca e claudicante, c’insegna da sempre
una cosa importante:
chi è buono rimanga tale
chi non lo è capisca che è un male,
poiché in questo mondo
un po’ sgangherato un bimbo buono
è come un raggio dorato
che, capace di sciogliere
ogni cuore, sembra esser promessa
di un domani migliore

6 gennaio 2024

Girasoli

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                                                 6 gennaio 2024

Vita

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                            6 gennaio 2024

Persone

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                           6 gennaio 2024

Persone

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                               6 gennaio 2024

E Paes

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                                                         6 gennaio 2024

Cuore

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                             6 gennaio 2024

Persone

                                           Nessuna descrizione della foto disponibile.  

                            6 gennaio 2024

M Martina

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                           6 gennaio 2024

Befana

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In un villaggio, non molto distante da Betlemme, viveva una giovane donna che si chiamava Befana. Non era brutta, anzi, era molto bella e aveva parecchi pretendenti.. Però aveva un pessimo caratteraccio. Era sempre pronta a criticare e a parlare male del prossimo. Cosicché non si era mai sposata, o perché non le andava bene l’uomo che di volta in volta le chiedeva di diventare sua moglie, o perché l’innamorato – dopo averla conosciuta meglio – si ritirava immediatamente.

Era, infatti, molto egoista e fin da piccola non aveva mai aiutato nessuno. Era, inoltre, come ossessionata dalla pulizia. Aveva sempre in mano la scopa, e la usava così rapidamente che sembrava ci volasse sopra. La sua solitudine, man mano che passavano gli anni, la rendeva sempre più acida e cattiva, tanto che in paese avevano cominciato a soprannominarla “la strega”. Lei si arrabbiava moltissimo e diceva un sacco di parolacce. Nessuno in paese ricordava di averla mai vista sorridere. Quando non puliva la casa con la sua scopa di paglia, si sedeva e faceva la calza. Ne faceva a centinaia. Non per qualcuno, naturalmente! Le faceva per se stessa, per calmare i nervi e passare un po’ di tempo visto che nessuno del villaggio veniva mai a trovarla, né lei sarebbe mai andata a trovare nessuno. Era troppo orgogliosa per ammettere di avere bisogno di un po’ di amore ed era troppo egoista per donare un po’ del suo amore a qualcuno. E poi non si fidava di nessuno. Così passarono gli anni e la nostra Befana, a forza di essere cattiva, divenne anche brutta e sempre più odiata da tutti. Più lei si sentiva odiata da tutti, più diventava cattiva e brutta.

Aveva da poco compiuto settant’anni, quando una carovana giunse nel paese dove abitava. C’erano tanti cammelli e tante persone, più persone di quante ce ne fossero nell’intero villaggio. Curiosa com’era vide subito che c’erano tre uomini vestiti sontuosamente e, origliando, seppe che erano dei re. Re Magi, li chiamavano. Venivano dal lontano oriente, e si erano accampati nel villaggio per far riposare i cammelli e passare la notte prima di riprendere il viaggio verso Betlemme. Era la sera prima del 6 gennaio. Borbottando e brontolando come al solito sulla stupidità della gente che viaggia in mezzo al deserto e disturba invece di starsene a casa sua, si era messa a fare la calza quando sentì bussare alla porta. Lo stomaco si strinse e un brivido le corse lungo la schiena. Chi poteva essere? Nessuno aveva mai bussato alla sua porta. Più per curiosità che per altro andò ad aprire. Si trovò davanti uno di quei re. Era molto bello e le fece un gran sorriso, mentre diceva: “Buonasera signora, posso entrare?”. Befana rimase come paralizzata, sorpresa da questa imprevedibile situazione e, non sapendo cosa fare, le scapparono alcune parole dalla bocca prima ancora che potesse ragionare: “Prego, si accomodi”. Il re le chiese gentilmente di poter dormire in casa sua per quella notte e Befana non ebbe né la forza né il coraggio di dirgli di no. Quell’uomo era così educato e gentile con lei che si dimenticò per un attimo del suo caratteraccio, e perfino si offrì di fargli qualcosa da mangiare. Il re le parlò del motivo per cui si erano messi in viaggio. Andavano a trovare il bambino che avrebbe salvato il mondo dall’egoismo e dalla morte. Gli portavano in dono oro, incenso e mirra. “Vuol venire anche lei con noi?”. “Io?!” rispose Befana.. “No, no, non posso”. In realtà poteva ma non voleva. Non si era mai allontanata da casa.

Tuttavia era contenta che il re glielo avesse chiesto. “Vuole che portiamo al Salvatore un dono anche da parte sua?”. Questa poi… Lei regalare qualcosa a qualcuno, per di più sconosciuto. Però le sembrò di fare troppo brutta figura a dire ancora di no. E durante la notte mise una delle sue calze, una sola, dove dormiva il re magio, con un biglietto: “per Gesù”. La mattina, all’alba, finse di essere ancora addormentata e aspettò che il re magio uscisse per riprendere il suo viaggio. Era già troppo in imbarazzo per sostenere un’altra, seppur breve, conversazione.

Passarono trent’anni. Befana ne aveva appena compiuti cento. Era sempre sola, ma non più cattiva. Quella visita inaspettata, la sera prima del sei gennaio, l’aveva profondamente cambiata. Anche la gente del villaggio nel frattempo aveva cominciato a bussare alla sua porta. Dapprima per sapere cosa le avesse detto il re, poi pian piano per aiutarla a fare da mangiare e a pulire casa, visto che lei aveva un tale mal di schiena che quasi non si muoveva più. E a ciascuno che veniva, Befana cominciò a regalare una calza. Erano belle le sue calze, erano fatte bene, erano calde. Befana aveva cominciato anche a sorridere quando ne regalava una, e perciò non era più così brutta, era diventata perfino simpatica.

Nel frattempo dalla Galilea giungevano notizie di un certo Gesù di Nazareth, nato a Betlemme trent’anni prima, che compiva ogni genere di miracoli. Dicevano che era lui il Messia, il Salvatore. Befana capì che si trattava di quel bambino che lei non ebbe il coraggio di andare a trovare.

Ogni notte, al ricordo di quella notte, il suo cuore piangeva di vergogna per il misero dono che aveva fatto portare a Gesù dal re magio: una calza vuota… una calza sola, neanche un paio! Piangeva di rimorso e di pentimento, ma questo pianto la rendeva sempre più amabile e buona.

Poi giunse la notizia che Gesù era stato ucciso e che era risorto dopo tre giorni. Befana aveva allora 103 anni. Pregava e piangeva tutte le notti, chiedendo perdono a Gesù. Desiderava più di ogni altra cosa rimediare in qualche modo al suo egoismo e alla sua cattiveria di un tempo. Desiderava tanto un’altra possibilità ma si rendeva conto che ormai era troppo tardi.

Una notte Gesù risorto le apparve in sogno e le disse: “Coraggio Befana! Io ti perdono. Ti darò vita e salute ancora per molti anni. Il regalo che tu non sei venuta a portarmi quando ero bambino ora lo porterai a tutti i bambini da parte mia. Volerai da ogni capo all’altro della terra sulla tua scopa di paglia e porterai una calza piena di caramelle e di regali ad ogni bambino che a Natale avrà fatto il presepio e che, il sei gennaio, avrà messo i re magi nel presepio. Ma mi raccomando! Che il bambino sia stato anche buono, non egoista… altrimenti gli metterai del carbone dentro la calza sperando che l’anno dopo si comporti da bambino generoso”.

E la Befana fece così e così ancora sta facendo per obbedire a Gesù.

Durante tutto l’anno, piena di indicibile gioia, fa le calze per i bambini… ed il sei gennaio gliele porta piene di caramelle e di doni.

È talmente felice che, anche il carbone, quando lo mette, è diventato dolce e buono da mangiare.
 
                 6 gennaio 2024

Persone

                               

 

                            5 gennaio 2024

Persone

                                           

                                                             5 gennaio 2024

Andrea Zirilli

                        

                            5 gennaio 2024

Persone

                                                   

                            5 gennaio 2025

Persone

                                          

                            5 gennaio 2024

Persone

                                         

                             5 gennaio 2024

Alicanthe

                                               

                             5 gennaio 2024

Andrea Camilleri

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                             5 gennaio 2024

Totò

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                              5 gennaio 2024

giovedì 4 gennaio 2024

Persone

                                             5  gennaio 2024

Stephen Littleword

                                  تصوير کی تفصیل دستیاب نہیں ہے۔ 

                          5  gennaio  2024

Persone

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                                5 gennaio 2024

Persone

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                                5 gennaio 2024

martedì 2 gennaio 2024

Londra

                                   frasi-londra-inglese-brutto-giorno-meglio 

Una brutta giornata a Londra è comunque meglio di una bella giornata altrove

23 gennaio 2024

Londra

 frasi su londra 

Londra  è una delle città più belle del mondo. Ricca di storia, cultura, culla di grandi scrittori. William Shakespeare, Virginia Woolf, Oscar Wilde, Charles Dickens, Agatha Christie… Londra ha ospitato menti brillanti, storie, è stata teatro di vite incredibili

3 gennaio 2024

Donna

                       

                              3 gennaio 2024

Libertà

                                                   

                            3 gennaio 2024

Alda Merini

                                                

                          3 gennaio 2024

Persona

                                              

                                                   3 gennaio 2024

Tempo

                                               

                            3 gennaio 2024

Mary Elizabeth Braddon

              

                        3 gennaio 2024

Karin Taylor

          

                             3 gennaio 2024

Henry Ford

                                         

                          3 gennaio 2024

Henry Miller

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                             3 gennaio 2024

Sandro Penna Vivo perchè Leggo

                   

                              2 gennaio 2024

Vivo perchè leggo Antonia Pozzi

                

                      2 gennaio 2024

WiccaLuana

                           

                                                2 gennaio 2024

Arte Dima Dmitriev

                                      

                             2 gennaio 2024

Dio

                                               

                            2 gennaio 2024

Dio

                                                             

 

                                 2 gennaio 2024

lunedì 1 gennaio 2024

Francesco Sole

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                          2 gennaio 2024

Josh Billings

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                           7 gennaio 2024

Massimo Troisi

                                  
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                            7 gennaio 2024

Il Tuo Angelo

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                                        Fai attenzione alle coincidenze, 

non sono mai dovute al caso. Noi Angeli rispondiamo alle tue esigenze proprio attraverso loro affinché tu possa trovare indizi per trovare una soluzione al tuo problema.

Presta attenzione a ciò che avviene intorno a te, non solo alle azioni, ma anche alle parole che vengono pronunciate; Parole che potrebbero arrivare da un tuo vicino di casa, un amico, una pubblicità alla radio o perfino da un cartellone pubblicitario.

La sincronia è uno dei modi che uso per comunicare con te, e se hai occhi e orecchie allenate ti accorgerai che nulla è lasciato al caso.

Quando sei in difficoltà ricordati di chiedere i segni che possono guidarti. Chiamami al tuo fianco e affidami il tuo problema, i tuoi dubbi, le tue preoccupazioni.

Non ci sono limiti alle coincidenze che potrai trovare sul tuo cammino grazie al mio intervento.

Ascolta bene, quando sentirai la parola dedicata a te, o quando ti imbatterai nelle persone o nella situazione guidata da me lo capirai immediatamente, sentirai salire una sensazione di gioia che te la farà identificare.
Presta attenzione da subito, anche in questo giorno.

Noi Angeli siamo sempre in moto per te, con amore ti guidiamo verso la risposta che tanto attendi. Ti prego di allenarti all'ascolto perché ogni volta che mi domandi aiuto, io rispondo; eppure se non dai il giusto peso alle "coincidenze" il mio intervento sarà invano, e tu penserai di essere solo.

     
                                         6 gennaio 2024

Persone

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                       9 gennaio 2024

Arthur Schopenhauer

                                 
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                          7 gennaio 2024

Nonna

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                            6 gennaio 2024

Giorgia Stella

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                             6 gennaio 2024