Harris mette Trump all'angolo, 'Putin ti si mangia'
A Filadelfia il dibattito tra i due
candidati. Kamala, 'non sono Biden, voltiamo pagina'. Tycoon: Marxista. E
la candidata dem incassa l'endorsement di Taylor Swift
Tra affondi più o meno efficaci, scivolate (di Donald Trump) e momenti di tensione, il primo e forse unico duello televisivo tra Kamala Harris e Donald Trump è andato in scena a Filadelfia, città simbolo della democrazia americana e centro dello Stato in bilico più cruciale per la conquista della Casa Bianca.
Tanti
i temi toccati in un'ora e mezza di dibattito, dall'economia
all'Ucraina e la guerra a Gaza passando per il diritto all'aborto,
l'immigrazione e l'Afghanistan.
"Non sono né Biden né Trump, sono la
leader di una nuova generazione", ha dichiarato la vice presidente che
questa sera aveva il compito di presentarsi a quei milioni di americani
che non la conoscono o che la associano all'amministrazione attuale.
E
la candidata si è "presentata" anche al suo rivale che non sembrava
volesse stringerle la mano, avvicinandosi e dicendogli: "Piacere, Kamala
Harris". "E' il momento di voltare pagina, il mio piano è una nuova
strada per il futuro", ha sottolineato la vice di Biden che per la prima
volta ha preso le distanze dal suo presidente. Nel complesso Harris è
riuscita a mettere all'angolo il suo avversario in diversi momenti, con
calma e determinazione ma anche rubandogli alcune delle sue espressioni
più colorite e aggressive. Come quando lo ha accusato di "aver venduto
gli Stati Uniti alla Cina" con la sua politica dei chips; o quando lo ha
accusato di essere amico di dittatori come Vladimir Putin e Kim Jong Un
che "fanno il tifo per lui perche' lo possono manipolare". Con il
leader nordcoreano "si scriveva lettere d'amore", ha detto sarcastica. E
l'amicizia con il leader del Cremlino è stato uno dei temi di politica
estera sul quale la vice presidente ha attaccato più duramente. "Se
Trump fosse presidente Putin sarebbe seduto a Kiev con gli occhi puntati
sull'Europa", ha incalzato la democratica provocando il tycoon
dichiarando che "i leader stranieri gli ridono dietro"."Sei amico di un dittatore che ti si mangerebbe a colazione".
Decisa
anche sull'aborto - "il governo e soprattutto Donald Trump non
dovrebbero dire ad una donna cosa fare con il suo corpo" - tema caldo
della campagna sul quale il tycoon è, invece, scivolato affermando che i
democratici vogliono consentire l'aborto nel "nono mese" di gravidanza e
confondendo la Virginia con la West Virginia. La strategia di Harris è
stata anche quella di ricordare agli americani che il tycoon è già stato
presidente con risultati, a suo parere, disastrosi. "Trump ci ha
lasciato la disoccupazione più alta dalla Grande Depressione. Quello che
abbiamo fatto è stato mettere a posto il pasticcio che lui ha creato",
ha attaccato ricordando le sue politiche fallimentari sul Covid. Gli ha
anche rinfacciato di non poter parlare dei "crimini dei migranti" lui
che "è condannato e perseguito" e lo ha ripagato con la sua stessa
moneta quando parlando delle folle ai comizi ha detto che da quelli del
tycoon se ne vanno "per noia ed esasperazione".
The Donald da parte
sua ha sfoderato i classici della sua retorica: da Harris "marxista che
ha distrutto il paese con politiche che sono folli" ad Harris
anti-Israele che distruggerà il Paese entro due anni dal suo
insediamento. Ed è riuscito a mettere a segno qualcuno delle sue battute
come quando l'ha fermata dicendole "sto parlando io" riferendosi alla
stessa ormai famosa frase usata da Harris con Mike Pence nel dibattito
tra candidati vicepresidenti. Ma a tratti è sembrato irritato e nervoso,
ha alzato la voce ed è andato in confusione di fronte alla calma
olimpica dell'avversaria. E oltre all'uscita infelice sull'aborto ha
fatto una gaffe ripetendo la falsa teoria cospirativa secondo cui gli
immigrati haitiani mangiano i gatti domestici degli americani. Quando
poi gli è stato chiesto della questione della "razza" di Harris non è
riuscito a fare del tutto un passo indietro liquidandola con un "non me
ne potrebbe fregare di meno. Qualunque cosa voglia essere, per me va
bene, decida lei". Il tycoon ha provato a mettere in difficoltà la sua
avversaria sul ritiro dall'Afghanistan, nota dolente
dell'amministrazione Biden, ma anche in quel caso Harris si è smarcata
rilanciando che fu il tycoon a concludere un accordo disastroso
invitando persino i talebani a Camp David, luogo sacro degli Usa. Alla
fine The Donald ha rivendicato di "non aver mai dibattuto così bene in
vita sua" accusando i moderatori di Abc news di essere stati "di parte".
Harris dal canto suo ha chiesto subito un secondo dibattito, segno di
forza e sicurezza, e alla fine del dibattito ha persino incassato il
prezioso endorsement di Taylor Swift
11 settembre 2024
preso Ansa
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