Il centro culturale della California, San Francisco, è da sempre conosciuto nel mondo come multiculturale e anticonformista. Lo dimostrano le case in stile vittoriano colorate dai loro abitanti nelle tonalità pastello o ancora gli arcobaleni che si trovano sparsi nella città, dipinti sulle strisce pedonali.
Ogni anno poi, nel mese di maggio, a San Francisco viene organizzata la Bay to Breakers, una parata dove le persone sfilano vestite da unicorni o da bacon fritto, per celebrare la vita, la personalità degli individui senza limite o giudizio alcuno. Un evento che da solo spiegherebbe l’apertura mentale e il carattere di quelle persone che non solo vivono la città, ma appartengono a lei, alla sua storia e alla sua entità unica.
Ma San Francisco è anche una città estremamente dinamica e non è esente al cambiamento. Con l’arrivo dei lavoratori e degli imprenditori nella vicina Silicon Valley, le cose negli ultimi anni sono cambiate. A causa dell’affluenza in città sono aumentati gli affitti della case, di conseguenza artisti, scrittori e residenti in città da una vita, sono costretti a spostarsi altrove mentre la città si rivolge sempre più all’élite.
Un cambiamento che però non potrà modificare del tutto l’atteggiamento progressista e aperto di San Francisco perché questo è intriso nella sua storia. Qui sono arrivati tutti in cerca di fortuna quando nel 1848 James Wilson Marshall scopri l’oro lungo quella che è ora la Highway 49 e ancora questa è stata la città senza legge in cui le sale da gioco e i bordelli dilagavano. Una natura aspra e ribelle che si è andata addolcendo con il trascorrere dei secoli ma che ha lasciato un’eredità importantissima, quella della libertà.
17 dicembre 2022
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