Il nome completo dell’opera è “La libertà che illumina il mondo“, anche se tutti la consociamo come Statua della Libertà, ai suoi piedi sono visibili della catene spezzate simbolo della liberazione, sulla testa la famosa corona dalle sette punte che simboleggiano i sette mari e i sette continenti.
Ma la cosa che più di tutte emerge come simbolo e significato della Statuta delle Libertà, è la frase riportata sul piedistallo, incredibilmente attuale, forse perché alla fine il mondo non è cambiato così tanto:
«Tenetevi, o antiche terre, la vostra vana pompa – grida essa (la statua) con le silenti labbra – Datemi i vostri stanchi, i vostri poveri, le vostre masse infreddolite desiderose di respirare liberi, i rifiuti miserabili delle vostre coste affollate. Mandatemi loro, i senzatetto, gli scossi dalle tempeste e io solleverò la mia fiaccola accanto alla porta dorata.» |
Questa frase fu scritta dalla poetessa statunitense Emma Lazarus, è un sonetto intitolato The New Colossus, un vero e proprio inno alla libertà e a una vita dignitosa, Emma scrisse questo sonetto dopo aver fatto visita ai quartieri di quarantena degli immigrati nel porto di New York, prima dell’apertura di Ellis Island.
Non è un caso che nella seconda metà del 19° secolo gli immigrati che giungevano in America, venivano accolti proprio da Lady Liberty, persone che arrivavano qui in cerca di un futuro migliore e che hanno reso gli Stati Uniti d’America la nazione che conosciamo oggi.
La Statua della Libertà è visitabile con un battello che parte da Battery Park e porta prima su Liberty Island e poi su Ellis Island, dove arrivavano fisicamente i migranti a bordo delle navi e dove venivano rifocillati, curati e tenuti in quarantena prima di sbarcare a Manhattan, la meta finale del loro estenuante viaggio. E’ possibile arrivare anche fino alla corona, ma i biglietti vanno ruba ed è davvero difficile accaparrarsene uno.
Esistono molte opzioni per acquistare i biglietti, vi consiglio di farlo online per evitare code lunghissime alla biglietteria di Battery park, anche se le code non mancano neanche per chi ha già i biglietti e devo comunque salire sul battello, l’alternativa gratuita è passare accanto alla statua a bordo del Staten Island Ferry.
preso da vegani in viaggio
24 settembre 2022
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