La vita di Coco Chanel
Gabrielle Bonheur Chanel nasce nel 1883 in un ospizio per poveri in Francia. Durante la sua infanzia venne affidata insieme alle sorelle alle suore presso un orfanotrofio. Le suore influenzarono indirettamente lo stile della futura stilista francese, che provava amore per il bianco ed il nero, simbolo di austerità. Nel 1901 iniziò a lavorare come commessa in un negozio di biancheria e maglieria dove mise a punto le nozioni di taglio e cucito che aveva imparato dalle suore e dalla zia, esperienza che le tornerà utile in futuro. Nel 1904 si fidanzò con un figlio di imprenditori tessili e fu il primo finanziatore della stilista. Insieme andarono a vivere nel castello di Balsan, il suo fidanzato, e lì nacque la passione per i cavalli di Coco Chanel, che ispirò i pantaloni da cavallerizza e le cravattine lavorate a maglia.
Iniziò la sua carriera creando dei cappellini di paglia ornati da fiori, stile completamente diverso dai cappelli sontuosi che si usavano all'epoca. Successivamente Coco Chanel si innamorò di Boy Capel, un industriale che incoraggiò e finanziò il lavoro di Chanel. Andarono a vivere a Parigi dove aprì la sua prima bottega. Dai cappellini passò a realizzare capi di vestiario come maglioni, gonne e qualche vestito. Il suo primo vestito era di velluto nero con colletto bianco, perchè come dice una frase di Coco Chanel «Il nero conteneva tutto. Anche il bianco. Sono d'una bellezza assoluta. È l'accordo perfetto». Chanel reinterpretò l'abbigliamento dell'epoca che era rigido, bustini, corsetti e impalcature per cappelli, diventarono più praticità ai suoi abiti. Durante la prima guerra mondiale Chanel stava per chiudere, ma Coco ricevette notizie da Capel, che le suggerì di non interrompere l'attività in quanto era a conoscenza di informazioni segrete. Da lì a poco, i giovani uomini francesi si arruolarono, e le donne ritornarono a Deauville dove Coco Chanel aveva aperto un altra boutique. Era l'unico negozio di vestiti rimasto aperto a Deauville, immagina il suo successo.
Cavalcando l'onda del successo Chanel aprì altri laboratori e nel 1916 acquistò una partita di jersey lavorato a macchina, col quale iniziò a realizzare i suoi capi. L'introduzione nel settore dell'abbigliamento di questo materiale fu una vera novità. Ancora oggi Chanel è nota per le sue creazioni in jersey. La sua popolarità era in continua crescita. Nel 1921 produsse il suo primo profumo, il famoso Chanel N° 5, che corrispondeva alla quinta essenza scelta da Chanel. Il 1926 per lei fu l'anno del debutto del tubino nero. Attraverso la modo Chanel rappresentò il modello femminile che si stava sviluppando nel 1900, una donna dinamica, che lavorava e che non poteva più essere schiava dell'abbigliamento costrittivo della Belle Époque. Una delle citazioni di Coco Chanel dice: «la vera eleganza non può prescindere dalla piena possibilità del libero movimento». Grazie a questa sua idea, Chanel venne rinominata la regina del genre pauvre, una “povertà di lusso" molto moderna e snob.
Chanel crea la nuova donna del XX secolo, portandola addirittura a farle indossare dei pantaloni, che contribuì l'esplosione del movimento femminista. Con l'avvento della seconda guerra mondiale, Chanel chiuse il suo atelier che ormai contava più di 20,000 dipendenti, per riaprirlo solo alla fine del conflitto. Nel 1955 ritorna con una proposta interessante: trasforma una pochette in una comoda borsa usando dei cinturini sottili. Un vero successo. Nel 1957 viene invitata a ritirare l'Oscar della moda, e con una frase Coco Chanel dice “Sono solo una semplice sarta”.
2 gennaio 2022
preso da lefrasi.it
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