Il 17, insieme al gatto nero
che attraversa la strada, fanno parte della cultura popolare legata alla
superstizione.
Dal latino “superstitionem”, termine utilizzato in uno
dei primi casi da Cicerone nel De Natura deorum per indicare
coloro che si rivolgevano compulsivamente agli dei con preghiere, voti e
sacrifici, per rendere più facile o addirittura salvare la vita ai
figli.
Il numero 17 trova la sua origine "porta iella" nel
cristianesimo, e più in particolare nell'antico testamento, dove si
legge che il diluvio universale iniziò il 17 giorno del secondo mese.
Ma l'origine più accreditata di questa superstizione sembra basarsi
su un misunderstandig numerico medievale: nell’antica Roma, sulle tombe
dei defunti si era soliti scrivere “VIXI” che significa “ho vissuto"
quindi "sono morto”, che però è anche l'anagramma di "XVII" che nel sistema numerico romano era, appunto, 17.
Voi ritenete il numero 17 un numero sfortunato o fortunato?
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